Roma, Atac: via libera al referendum per messa a gara del servizio

Roma, Atac: via libera al referendum per messa a gara del servizio
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Lunedì 27 Novembre 2017, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 23:03
«Questa mattina è finalmente arrivata la conferma ufficiale dagli uffici comunali: il referendum "Mobilitiamo Roma", per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico nella capitale, si terrà la prossima primavera. Sarà un'occasione storica per tutti i romani, che potranno pronunciarsi in prima persona su uno dei temi che tocca in modo più diretto la loro vita: quello della loro libertà di movimento nella città, che attualmente viene loro negata da una situazione disastrosa che è sotto gli occhi di tutti».

È quanto annunciano Riccardo Magi e di Alessandro Capriccioli, rispettivamente segretario di Radicali Italiani e di Radicali Roma. «La strada indicata non soltanto dal nostro referendum e dai più di 30mila cittadini che l'hanno sottoscritto, ma dalle indicazioni nazionali ed europee e negli ultimi giorni anche dall'antitrust - proseguono - è quella delle gare e quindi dell'apertura alla concorrenza: contro la quale hanno operato, per decenni e in modo trasversale, i meccanismi clientelari che hanno portato la capitale in un baratro senza fondo».

«Ora - proseguono - si apre una nuova fase: come lo statuto prevede, la Sindaca Raggi avrà tempo fino al 31 gennaio per fissare la data della consultazione cittadina, e nel frattempo la Commissione per i Referendum dovrà stilare il regolamento per la disciplina degli spazi di informazione nella campagna elettorale referendaria. È arrivato il momento di superare le posizioni ideologiche che contraddistinguono anche questa amministrazione, e di fare il massimo affinché la volontà dei cittadini possa esprimersi in modo libero e consapevole, al di là dei posizionamenti e con l'obiettivo di valorizzare al massimo la partecipazione popolare e il perseguimento del vero 'bene comunè: l'efficienza del servizio offerto ai cittadini, e non la difesa a oltranza di interessi particolari e corporativi».
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