Tutto è cominciato in fila al banco accettazione della compagnia Transat per il volo diretto a Toronto: un bimbo di 2 anni, che era assieme ad un uomo di 26 anni ed una donna di 22 in possesso di passaporti canadesi, ha cominciato a mostrare forti segni di insofferenza sfociati in un pianto irrefrenabile che, invano e a lungo, la coppia ha cercato di placare. Il bambino si è però poi «improvvisamente» calmato solo all' apparire di un'altra donna, anche lei in fila al check-in, che l'ha abbracciato e con la quale ha mostrato di avere una certa familiarità. Alcuni agenti, nel notare la scena, si sono insospettiti ed hanno deciso di vederci chiaro: il quartetto è stato così sottoposto a controlli che hanno svelato che i documenti della coppia, pur con una certa somiglianza nelle foto, erano in realtà appartenenti alla donna, vera madre del bimbo ed in possesso di un biglietto Toronto-Roma-Toronto e di un documento nigeriano del marito 26enne, assente. L'utilizzo del bambino e il passaggio dei documenti era proprio mirato per orchestrare meglio una messinscena all'imbarco e l'immigrazione clandestina in Canada della coppia, che aveva invece un biglietto Roma-Toronto.
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