Acqua regionale inquinata. L'asl aveva lanciato l'allarme già nel mese di giugno

Acqua regionale inquinata. L'asl aveva lanciato l'allarme già nel mese di giugno
di Simone Canettieri
2 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Marzo 2014, 09:54
L’Asl lo aveva gi messo per iscritto lo scorso giugno. Ma l’allarme sull’acqua regionale all’arsenico stato sottovalutato per l’intera l’estate, superando l’autunno fino ad arrivare all’ordinanza del Comune firmata il 21 febbraio e resa pubblica il primo marzo. Occorre poi ricordare: l’atto che vieta l’uso totale dell’acqua regionale in alcune zone dei municipi XIV e XV, serviti dagli acquedotti Arsial, è sì partito il 21 febbraio ma l’ennesimo sollecito della Asl era del 17 dicembre. Insomma, i ritardi e gli interventi intempestivi si affastellano. Tanto che anche la Procura della repubblica adesso vuole vederci chiaro.



L’ALLARME

E’ il 3 giugno 2013, un periodo di interregno in Campidoglio. Mancano sei giorni al ballottaggio Marino-Alemanno. E’ in quei giorni che, con una relazione dettagliata, l’Asl Roma C chiede «un provvedimento di ordinanza per gli acquedotti rurali Arsial». La missiva è indirizzata al direttore della direzione edilizia e opere igienico sanitarie del Comune e all’agenzia regionale che gestisce gli impianti. Dati alla mano si spiega che i valori batteriologici e chimici riscontrati sono fuori norma. E’ il caso degli impianti di Santa Maria di Galeria, Brandosa, Piansaccoccia e Santa Brigida. Morale: l’Asl dice: attenzione l’acqua non si può più utilizzare; ma l’allarme verrà preso in considerazione solo otto mesi più tardi.



LO SCENARIO

Quando poi, con un ulteriore ritardo, arriva l’atteso stop del Comune la situazione deflagra. E all’allarme arsenico si sommano una serie di effetti collaterali: rischio amianto nelle tubature degli impianti regionali Arsial e il pericolo per gli allevamenti che si trovano nelle zone coinvolte. Appena scoppia lo scandalo, il dossier arriva sul tavolo del ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Che sta monitorando la situazione con «la massima attenzione», sollecitata dalla pioggia di interrogazioni parlamentari. Intanto, lunedì prossimo i vertici dell’Arsial (insieme a Municipi XIV e XV e all’Asl) saranno ascoltati in Regione, dalla commissione Ambiente convocata ad hoc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA