Topo il platea al teatro Sistina, ma Salemme batte la paura: attimi di panico, poi gli applausi. Cosa è successo

L’incidente mentre va in scena “Natale a casa Cupiello”. Il pubblico: «Vai avanti»

Topo il platea al teatro Sistina, ma Salemme batte la paura: attimi di panico, poi gli applausi. Cosa è successo
di Gloria Satta
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Sabato 9 Marzo 2024, 00:20

Un solo biglietto, due emozioni: l’immortale commedia di Eduardo De Filippo “Natale in casa Cupiello”, in programma al Teatro Sistina, e il grosso topo che giovedì sera ha fatto irruzione nella platea, durante lo spettacolo, seminando il caos. Si è trattato di un fuoriprogramma che ha terrorizzato gli spettatori e costretto il protagonista e regista Vincenzo Salemme, il più stupito di tutti, a proporre l’interruzione della recita e la restituzione dei soldi del biglietto: «Meglio chiuderla qui, vi rimborso di tasca mia», ha detto il grande attore imbarazzatissimo mentre il pubblico rumoreggiava in preda alla confusione, «qui nessuno mi sta dicendo niente». Ma un coro di «No, andiamo avanti lo stesso!» e l’apparente dileguamento del roditore hanno permesso di riprendere la rappresentazione fino alla fine, in un diluvio di applausi e con un’aggiunta estemporanea: Salemme ha pensato bene di inglobare il topo nella commedia evocandolo, tra le risate di tutti, nella famosa scena del capitone. Quando si dice un fuoriclasse.

LO ZOO ROMANO
Roma come uno zoo.

Non bastavano i cinghiali che ormai assaltano i passanti, i gabbiani che piombano in picchiata sui rifiuti, i ratti che rovistano nelle immondizie traboccanti dai cassonetti: l’irruzione del topo al Sistina, il tempio del musical dove in passato si sono esibiti giganti come Gigi Proietti e sono risuonate le note del grande Armando Trovajoli, contribuisce a descrivere ulteriormente il degrado della Capitale, in particolare del centro storico. «Fa notizia che un topo sia entrato nel nostro teatro», commenta amareggiato il direttore artistico del Sistina, Massimo Romeo Piparo, «ma la vera notizia è che in città ne girano a milioni, non parliamo del centro storico. Noi siamo arrabbiati, anzi indignati, per l’incidente accaduto giovedì scorso durante la recita di “Natale in casa Cupiello”: dimostra quanto sia difficile tenere aperto un teatro dove l’immondizia dei ristoranti invade le strade costringendo i turisti a fare lo slalom e da mesi non si vedono in azione le spazzatrici. Davanti al nostro ingresso si accumulano sacchi di spazzatura non raccolta, è una cosa scandalosa. E poi ci meravigliamo che un topo compaia in platea?».

LA TASK FORCE
Piparo rivela che, contro i roditori, il Sistina ha da tempo elaborato un piano e creato una task force: «I sotterranei, che abbiamo di recente bonificato investendo un milione e mezzo, sono disseminati di trappole preventive. Il teatro è stato ristrutturato e completamente ripulito. Ci serviamo inoltre di una grande impresa di pulizie che interviene tre volte al giorno e presidia ogni singola rappresentazione. Dopo l’episodio di giovedì sera ora queste forze sono raddoppiate e abbiamo aumentato le trappole». Servirà? «Da 10 anni, da quando dirigo il Sistina, facciamo salti mortali per riqualificare la zona. Non possiamo fare di più. Manca solo che chiamiamo l’esercito con gli elmetti». Perché invece non ricorrere a a un rimedio vecchio come il mondo, cioè ingaggiare contro i topi un esercito di gatti che, da sempre inquilini amatissimi della Città Eterna, onorerebbero l’incarico con il massimo impegno? Piparo sorride, sdrammatizzando il caso del roditore pizzicato in platea: «Sarebbe una buona idea. A pensarci bene l’unico momento in cui il Sistina non è stato invaso dai topi è stato durante le rappresentazioni del musical “Cats”. Prendiamola a ridere, forse è meglio». 
 

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