Avvoltoi e sciacalli. Si fingono parenti dei pazienti o più semplicemente riescono a evitare i controlli e a intrufolarsi nelle corsie. «Non lasci nulla in vista e incustodito» è la frase che dopotutto ci si sente ripetere se si ha la sfortuna di dover entrare in un pronto soccorso. Gli avvoltoi sono romani, stranieri, non c’è un identikit ben delineato. C’è solo la consapevolezza che si tratti di persone senza scrupoli, pronte a tutto, anche ad approfittarsi di chi sta male, sdraiato sulla lettiga di un ospedale. L’ultimo colpo sabato mattina presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito In Sassia, a due passi da piazza San Pietro.
IL COLPO
L’uomo, trentasette anni, di nazionalità somala (secondo gli accertamenti degli investigatori si tratta di un soggetto senza precedenti e regolare sul territorio nazionale) era stato visto aggirarsi con fare sospetto per i corridoi del pronto soccorso.
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LE INDAGINI
L’uomo è stato portato negli uffici del commissariato Borgo dove, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso del cellulare oggetto di furto. Non solo. Nel frattempo il paziente si accorto di non trovare più neanche la dentiera, così ha avvertito gli agenti di polizia. E infatti, i poliziotti hanno ritrovato la protesi dentaria dentro lo zaino dello straniero. Per il 38enne è quindi scattata la denuncia per furto aggravato, mentre smartphone e dentiera sono stati restituiti all’anziano.
I RAID
Non è la prima volta a Roma che ci sono furti tra le corsie degli ospedali. A dicembre a colpire tra i corridoi fu un romano di 43 anni con precedenti che si era intrufolato dentro il Policlinico Tor vergata. L’uomo era stato visto dentro il pronto soccorso mentre portava via un cellulare. È scattato subito l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della stazione Tor Vergata che arrivati sul posto sono riusciti a rintracciare il 43enne: aveva con sé ancora il cellulare portato via a uno dei pazienti. Per l’uomo è scattato l’arresto con l’accusa di furto aggravato.
IL BOTTINO
Qualche giorno prima sono stati gli investigatori del IX distretto Esposizione a inchiodare un uomo di 46 anni accusato di aver effettuato diversi furti in alcuni ospedali. È stato inchiodato dopo che aveva provato a comprare dei pacchetti di sigarette utilizzando carte di credito intestate ad altre persone. Gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciarlo: con sé aveva le chiavi di un’auto nella quale sono stati trovati numerosi portafogli, borselli, carte di credito. Dagli accertamenti è emerso che si trattava di refurtiva portata via a pazienti, ma anche a medici di diversi nosocomi.