Nubifragio su Roma, ma le caditoie erano ostruite: il flop del piano pulizia

I residenti avevano segnalato prima del temporale i tanti tombini intasati

Nubifragio su Roma, ma le caditoie erano ostruite: il flop del piano pulizia
di Camilla Mozzetti
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 07:35

Ben prima che il temporale si abbattesse su Roma, ieri, un comune cittadino già sapeva meglio di qualsiasi tecnico come sarebbe andata a finire: «Buongiorno queste sono le caditoie di via Enrico Medi, aspettiamo un po' d'acqua e poi sentiremo il sindaco», dice l'uomo riprendendo con il cellulare il tombino del Portuense, completamente ostruito e ricoperto dal fogliame. Neanche a dirlo quel tombino, ieri pomeriggio, non ha defluito l'acqua piovana contribuendo, invece, a causa dello stato in cui versava ad allagare la porzione di strada limitrofa. Un caso isolato? La risposta è scontata e paradossale. Suddividere per semplificare: era questo il "motto" che più o meno velatamente ha da sempre accompagnato la ripartizione delle responsabilità fra Campidoglio e Municipio quale che fosse l'ambito su cui intervenire. E tanto per il verde quanto per la pulizia delle strade anche la manutenzione di tombini e caditoie è stata frazionata fra "grande viabilità" e "viabilità municipale".

I NUMERI

Ma quali sono i numeri e i reali interventi? In tutta la città ci sono circa 330 mila caditoie: delle 55 mila di stretta competenza del Comune, perché rientrano nella "grande viabilità" gli interventi sono stati eseguiti su circa 40 mila. Quindi, già per questo comparto almeno 15 mila sono da pulire e recuperare. A queste si aggiungono le caditoie di competenza municipale - che sono 275 mila - e il problema si fa più serio poiché non tutti i Municipi hanno avviato i piani di pulizia nei tempi previsti, ovvero entro la fine dell'estate per arrivare preparati all'autunno. Almeno un tombino su tre di quelli che non rientrano nella diretta competenza del Campidoglio non funziona come dovrebbe. Di tombini (a competenza municipale) che ieri si sono bloccati se ne contano a centinaia. È andata un po' meglio, invece, per quelli inseriti nella cosiddetta "grande viabilità" dove i lavori di pulizia sono partiti anche se non su tutti. E comunque il dato ultimo è stato quello di una città allagata in più parti per il temporale che si è abbattuto in pochi minuti.

LE ZONE

Dal centro alla periferia: strade allagate al Tiburtino, al Salario, a Monteverde e poi ancora a Ostia, dove già nei giorni scorsi il Municipio era finito nella piena emergenza sempre per un temporale. E poi ancora Marconi, Portuense, Labaro, Prima Porta. Poi certo va anche considerata la "violenza" con cui è caduta la pioggia: ieri in un'ora soprattutto a nord della Capitale sono caduti 50 millimetri di acqua e chiaramente questo non ha aiutato. Per l'assessore ai Lavori pubblici Ornella Segnalini: «A partire dal 2021 abbiamo ripreso la pulizia delle caditoie in modo sistematico. Purtroppo, abbiamo fatto fronte a un gap manutentivo importante e nel giro di due anni abbiamo eseguito 40 mila interventi su 55 mila caditoie di competenza del Csimu. Le piogge battenti, con tanta acqua in un tempo ridotto, provocano inevitabilmente dei disagi e in questi casi si interviene in urgenza. Naturalmente la manutenzione del territorio passa anche attraverso lavori più impegnativi, come quelli che stiamo facendo sul Collettore Alto Farnesina, che dal 1990 necessitava di un importante intervento di ripristino. Grazie a questa infrastruttura mitigheremo gli allagamenti nella zona di Ponte Milvio». Atra zona di Roma dove, ad ogni temporale, le strade si allagavano ben oltre lo stadio e ben oltre l'area di Colli della Farnesina.

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