Roma, bimbo americano precipita dalla finestra del B&B. «Si è alzato dalla parte sbagliata del letto, le imposte erano aperte»

Il dramma nella notte in via dei Banchi Nuovi

Roma, bimbo americano precipita dalla finestra del B&B. «Si è alzato dalla parte sbagliata del letto, le imposte erano aperte»
di Alessia Marani
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 22:42

Il dramma a notte fonda, in un b&b di via dei Banchi Nuovi le cui finestre affacciano sul vicolo di San Giuliano. Un tonfo improvviso squarcia il silenzio. Sono all’incirca le 4,30. Un bambino americano di 10 anni che è a Roma in vacanza con la famiglia è volato giù dal terzo piano. Il piccolo sembra cosciente, «si muoveva un po’», racconterà Selim Bahri (in foto), studente tunisino che abita in un palazzo di fronte con la sorella, tra i primi a chiamare i soccorsi. Subito dopo scende il fratellino di tre anni più grande. Lo guarda con gli occhi sbarrati, è muto e sotto choc. Quindi accorre un ventenne, entrambi, dirà sempre il testimone, «indossano il pezzo sotto del pigiama e sono a petto nudo. Il ventenne mi urlava in inglese: chiamate un’ambulanza». Tra i primi ad arrivare sul posto, nel rione Parione, a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele, c’è un carabiniere impegnato in un servizio di vigilanza fissa nelle vicinanze, anche lui caldeggia l’arrivo del 118. Alle 4,49 la centrale raccoglie l’Sos, alle 4.56 arriva l’automedica, tre minuti dopo l’ambulanza che porterà il ragazzino in codice rosso all’ospedale Bambino Gesù sul Gianicolo. 

Roma, bambino americano di 10 anni precipita dal terzo piano di un B&b in centro: è grave. Era in vacanza con la famiglia

POLITRAUMA
Le sue condizioni sono apparse subito gravi ai sanitari che lo hanno ricoverato in Terapia Intensiva in prognosi riservata.

Il piccolo è politraumatizzato, nel pomeriggio di ieri ha subito un intervento chirurgico agli arti superiori, ma quello che preoccupa i sanitari sono gli organi interni che avrebbero riportato lesioni. Ieri sera il bambino era intubato. 

Ma che cosa è successo nel b&b “From Home to Rome”? Gli inquirenti propendono per l’incidente, così some spiegato anche dalla famiglia ai militari. Il padre, della California, ha raccontato: «Faceva molto caldo per via del riscaldamento acceso, mio figlio ha chiesto al fratello più grande di tre anni, di aprire la finestra che era vicina al letto. Poi si è svegliato per andare in bagno e probabilmente si è alzato dalla parte sbagliata». 

L’INDIFFERENZA
Il piccolo è precipitato dal terzo piano, da un’altezza di almeno 10 metri considerati i soffitti alti del palazzo storico. «Ho ancora la sua immagine davanti agli occhi. Una donna, credo la mamma, dal terzo o quarto piano ha lanciato sotto una coperta per coprirlo- spiega ancora Selim, studente del Dams a Roma Tre - quel che mi ha impressionato è quel ragazzo straniero, biondo, sui vent’anni che urlava e il fatto che nessuno, se non noi, si affacciava dai palazzi vicini. Forse qui per via del chiasso e dei locali aperti fino a tardi, degli ubriachi che camminano fino a notte fonda, i residenti sono assuefatti. Ma quell’indifferenza mi ha scosso. Mia sorella ha telefonato al 112 alle 4.47, forse i soccorsi potevano essere attivati anche qualche minuto prima». Secondo la ricostruzione dei carabinieri di piazza Farnese e dei colleghi del Nucleo Investigativo di via In Selci, il bambino americano sarebbe caduto, dunque, mentre era ancora assonnato, senza rendersene conto, forse scambiando addirittura la finestra per la porta del bagno. Per cui il piccolo è caduto giù di tutto peso ed è un miracolo che non abbia impattato con la testa sul selciato. I genitori sono rimasti con lui in ospedale, ieri mattina la mamma ha potuto scambiare con lui qualche parola prima che lo intubassero. «Siamo fiduciosi, nostro figlio è in buone mani», hanno detto. Con loro, ad assisterli, anche una interprete del nosocomio pediatrico.

Ai piedi del b&b si sono recati anche i militari della sezione Scientifica per i rilievi di rito, necessari per cristallizzare la dinamica esatta di quello che, al momento, appare come un incidente. Almeno per ora non sono stati presi provvedimenti nei confronti dei gestori dell’attività ricettiva in quanto lo schianto appare riconducibile a un comportamento imponderabile. 
 

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