Prenestina, incubo tram: «Continui guasti e disagi». La rabbia dei residenti in piazza dei Gerani a Centocelle

«In via Bresadola l’asfalto lungo i binari è sgretolato. E basta poco per bloccare i mezzi»

Prenestina, incubo tram: «Continui guasti e disagi». La rabbia dei residenti in piazza dei Gerani a Centocelle
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 12:44

«Sulle buche di quei binari ci ho lasciato un pezzo di caviglia»: il viaggio a Centocelle parte con la signora Pia, 69 anni, che esce da un centro di fisioterapia di via Giacomo Bresadola. Ha una stampella e zoppica ancora vistosamente. «Sono inciampata nelle buche dei binari» racconta e aggiunge: «Aspettare i vigili per la denuncia? Stavo ancora lì». Il tram e via Prenestina, il tram e Centocelle sono praticamente un tutt’uno: eppure i problemi non mancano fra traffico, rumori molesti e incidenti.

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LO STRIDIO

«Guardi qui, le rotaie sono nuove e senta ora che il tram parte che casino che fa».

Emanuele Ramirez, romanissimo a dispetto del cognome spagnoleggiante, ha 19 anni e sta andando a lavorare. A piazza dei Gerani sale sul 19 fermo al capolinea. È un vecchio Stanga, uno dei tram che risale al dopoguerra. Ed è davvero malridotto: vernice scolorita che non è più verde ma tende al grigio. Almeno dove a vernice ancora c’è: croste di ruggine presenti sulle fiancate, sul tetto, sul muso anteriore e sulla coda posteriore fanno di questo tram, il 7017, uno dei peggio conservati della sgangherata flotta Atac. I binari a piazza dei Gerani appaiono nuovi, almeno fino alla prima curva. Eppure prima lo Stanga poi il Fiat della serie Roma, il jumbo tram più nuovo dell’intero parco vetture aziendali, in servizio sulla linea 5, quando partono nonostante vadano a passo d’uomo, generano un fortissimo stridio. «Eh che vuole, qui è così sempre. Anzi che adesso hanno rifatto le rotaie da un po’ e il rumore è attutito. Doveva sentirlo prima, il rumore era infernale», dice Adilson, origini capoverdiane che lavora in un bar di via dei Castani. 

IL TRAFFICO

«Uno dei problemi qui è legato al traffico che si genera quando i tram si fermano per qualche guasto. Quando succede, se il blocco non viene rimosso, qui va tutto in tilt» spiega Antonio, pensionato, all’uscita dalla farmacia di via dei Castani. Stesso appunto di Giovanna, passeggino con bambino al seguito, fuori dal supermercato Penny: «Il tram lo uso e anche tanto. Ma voi del Messaggero avete ragione: è un mezzo vecchio proprio come concetto. Basta un nulla per bloccarlo come un incidente o un ramo di uno dei pini della Prenestina che cade. Lo uso perché qui non abbiamo altro. E ringrazio pure Dio per questo perché se aspettiamo il Comune stiamo freschi». Incidenti che si verificano spesso soprattutto a causa della condivisione della carreggiata fra tram e auto private: fra i più gravi, una donna investita da un tram in via Parlatore nel 2019 e lo scontro con due ragazze ferite fra un tram e una Ford Fiesta nel 2020 in via dei Castani.

«Ho letto la vostra inchiesta. Solo a Centocelle ci vivono quasi 55mila persone. È ora di dotare questo quartiere di una metropolitana non di un mezzo che ha più di 100 anni come concezione. Con buona pace di tutta quella sfilza di lobbisti pro tram di questa sinistra. Checché ne dicano loro, vogliamo un sistema di trasporto pubblico moderno», chiosa così Vincenzo, operaio, a largo Delpino. Poi passa un 19 e si ricomincia con lo stridio in curva e poi con sussulti e vibrazioni in via Bresadola dove l’asfalto attorno ai binari è sgretolato e totalmente rovinato.
 

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