«Sulle buche di quei binari ci ho lasciato un pezzo di caviglia»: il viaggio a Centocelle parte con la signora Pia, 69 anni, che esce da un centro di fisioterapia di via Giacomo Bresadola. Ha una stampella e zoppica ancora vistosamente. «Sono inciampata nelle buche dei binari» racconta e aggiunge: «Aspettare i vigili per la denuncia? Stavo ancora lì». Il tram e via Prenestina, il tram e Centocelle sono praticamente un tutt’uno: eppure i problemi non mancano fra traffico, rumori molesti e incidenti.
LO STRIDIO
«Guardi qui, le rotaie sono nuove e senta ora che il tram parte che casino che fa».
IL TRAFFICO
«Uno dei problemi qui è legato al traffico che si genera quando i tram si fermano per qualche guasto. Quando succede, se il blocco non viene rimosso, qui va tutto in tilt» spiega Antonio, pensionato, all’uscita dalla farmacia di via dei Castani. Stesso appunto di Giovanna, passeggino con bambino al seguito, fuori dal supermercato Penny: «Il tram lo uso e anche tanto. Ma voi del Messaggero avete ragione: è un mezzo vecchio proprio come concetto. Basta un nulla per bloccarlo come un incidente o un ramo di uno dei pini della Prenestina che cade. Lo uso perché qui non abbiamo altro. E ringrazio pure Dio per questo perché se aspettiamo il Comune stiamo freschi». Incidenti che si verificano spesso soprattutto a causa della condivisione della carreggiata fra tram e auto private: fra i più gravi, una donna investita da un tram in via Parlatore nel 2019 e lo scontro con due ragazze ferite fra un tram e una Ford Fiesta nel 2020 in via dei Castani.
«Ho letto la vostra inchiesta. Solo a Centocelle ci vivono quasi 55mila persone. È ora di dotare questo quartiere di una metropolitana non di un mezzo che ha più di 100 anni come concezione. Con buona pace di tutta quella sfilza di lobbisti pro tram di questa sinistra. Checché ne dicano loro, vogliamo un sistema di trasporto pubblico moderno», chiosa così Vincenzo, operaio, a largo Delpino. Poi passa un 19 e si ricomincia con lo stridio in curva e poi con sussulti e vibrazioni in via Bresadola dove l’asfalto attorno ai binari è sgretolato e totalmente rovinato.