Un finimondo in strada, una lite a colpi di bottigliate, proprio vicino a una caserma dei carabinieri a Torpignattara, in via Benedetto Bordoni. E un carabiniere ferito in modo grave soccorso da alcuni bengalesi. Tutto era cominciato quando i militari hanno cercato di arrestare un ragazzo bengalese che aveva colpito poco prima un altro giovane connazionale con un coccio di bottiglia. Momenti concitati, in cui è rimasto ferito un carabiniere, salvato da un gruppo di passanti. Un giovane romeno che aveva assistito alla scena aveva chiesto aiuto ai carabinieri della caserma che erano subito intervenuti.
IL VIDEO
In un video che circola sui social si vedono sei carabinieri che a fatica bloccano sull’asfalto l’aggressore con l’intenzione di arrestarlo.
LA DIAGNOSI
Una volta in ospedale, la diagnosi: la profonda ferita ha reciso i tendini. Per il carabiniere della caserma di Torpignattara ci vorranno trenta giorni di prognosi e poi la riabilitazione. Una storia comunque a lieto fine per il militare, intervenuto in un movimentato arresto da “film”. I fatti risalgono allo scorso 25 agosto. A quanto pare un ventiseienne originario del Bangladesh stava inseguendo un connazionale in strada, dopo averlo aggredito in precedenza senza alcun motivo, mentre brandiva una bottiglia di vetro rotta. Un giovane romeno ha assistito alla scena e di corsa è arrivato nella vicina caserma di via Benedetto Bordoni dove ha chiesto aiuto ai carabinieri presenti.
In particolare un militare dell’Arma non ha perso tempo, è uscito immediatamente dalla stazione per bloccare l’aggressore, ma a quel punto è stato colpito con il coccio di bottiglia rimanendo ferito alla mano. Il ragazzo di ventisei anni è stato subito bloccato e arrestato dai militari per resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale con un coccio di bottiglia. Da sottolineare comunque che molti esponenti della comunità bengalese dapprima hanno difeso il connazionale, ma poi alcuni di loro si sono stretti intorno al carabiniere ferito. Un messaggio molto chiaro, in un quartiere popolare e multietnico come quello di Torpignattara, dove la comunità bengalese e molto numerosa, qui vive e lavora, ha attività avviate ormai da tempo e non si distingue per attività delinquenziali.