Accusa una donna del furto del telefono, poi accoltella l'amico che la protegge: arrestato un 68enne romano

La lite in via Casilina Vecchia, la vittima in prognosi riservata

Accusa una donna del furto del telefono, poi accoltella l'amico che la protegge: arrestato un 68enne romano
di Flaminia Savelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 08:56

Gli investigatori hanno chiuso il cerchio sul tentato omicidio dello scorso 26 settembre al Casilino: la vittima è un 28enne senegalese, tramortito con un taser, accoltellato e ferito da una pistola ad aria compressa durante una lite scoppiata per difendere l’amica accusata di furto. 

Bengalese non permette di usare il bagno del minimarket a Roma, pestato dal branco: poi il furto e la fuga

LA RICOSTRUZIONE

Si è dunque chiusa l’inchiesta sulla violenta lite degenerata con spari e coltellate al Casilino la notte del 26 settembre, in via Casilina Vecchia.

La miccia si era accesa quando un uomo ha accusato una donna di avergli rubato lo smartphone e poi ha litigato con l’amico che era con lei. Una discussione sfociata in violenza fino a un tentato omicidio. A ricostruire quanto accaduto sono stati i carabinieri del Nucleo radiomobile che hanno arrestato un uomo di 68 anni. Secondo quanto emerso, l’uomo dopo la discussione con la coppia avrebbe deciso di vendicarsi sparando e poi accoltellando il ragazzo “colpevole” - a suo dire - di aver difeso l’amica, autrice del presunto furto. A dare l’allarme, è stata una passante che sentite le urla ha soccorso il 28enne e ha chiamato i carabinieri fornendo le prime indicazioni su quanto appena avvenuto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato il ragazzo in codice rosso all’ospedale San Giovanni dove è stato ricoverato in prognosi riservata. 

L’ARRESTO 

Dai primi accertamenti eseguiti dai carabinieri è stato quindi possibile ricostruire la dinamica della lite, della violenta aggressione e infine, identificare l’uomo ora accusato di tentato omicidio. Per chiudere le indagini è stata determinante la testimonianza della donna che per prima ha soccorso la vittima e che ha visto, e riconosciuto perché residente nel quartiere, l’aggressore. Così i militari hanno proceduto con una perquisizione in casa del sospettato dove i carabinieri hanno trovato nascosti in un cassetto la pistola calibro 50 e il coltello con lama di 10 centimetri appena lavata. Il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e ha disposto per il 68enne la custodia cautelare in carcere.

LE RICERCHE

Gli investigatori stanno invece ancora ricostruendo l’aggressione avvenuta all’Aurelio la notte tra martedì e mercoledì. Da quanto accertato la vittima, un 33enne del Bangladesh, sarebbe stato avvicinato e accoltellato al volto e al braccio sinistro da un uomo poi scappato a piedi verso la Pineta Sacchetti. Sul posto, a seguito delle segnalazioni arrivate al 112, sono intervenute le pattuglie dei carabinieri. La vittima è stata trasportata dal personale del 118 al pronto soccorso dell’ospedale Aurelia Hospital, dove si trova al momento ricoverato, non in pericolo di vita. Sono in corso le indagini da parte della stazione Roma Madonna del Riposo e del nucleo operativo della compagnia Roma San Pietro per rintracciare l’autore dell’aggressione. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA