Rifiuti, partner privati per Ama Anche i servizi Atac sul mercato

Rifiuti, partner privati per Ama Anche i servizi Atac sul mercato
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 6 Gennaio 2016, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 08:46
Società in house, il Campidoglio apre al mercato. Tra le novità inserite nel Documento unico di programmazione 2016-18, c'è un passaggio che interessa da vicino le aziende. Le più importanti sono l'Ama per il settore dei rifiuti e l'Atac per quello dei trasporti. Proprio all'Ama è in corso l'istruttoria, disposta da un provvedimento della giunta Marino prima del commissariamento, per la ricerca di un partner industriale che entri nel capitale sociale, pur restando al socio pubblico la maggioranza. La ricerca sarà completata a maggio, sono già molti i grandi gruppi (italiani ma anche stranieri) interessati.

LA RICERCA
Ama è divenuta più appetibile dopo il rinnovo del contratto di servizio per altri 15 anni (fino al 2029) da parte del Campidoglio per circa 11 miliardi di euro. Proprio il Documento unico di programmazione ricorda che si tratta del «più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali». Alla fine della ricognizione ci sarà una gara pubblica per la cessione delle quote azionarie. Tenendo conto che si voterà a giugno, è evidente che il completamento del processo di apertura a un socio privato sarà definito dal nuovo sindaco di Roma dopo il voto. Il Documento di programmazione, tra l'altro, ribadisce la necessità di superare «la situazione di monopolio che ha caratterizzato l'assetto impiantistico cittadino» e di procedere con la costruzione di due eco-distretti. Per Atac, invece, l'operazione di apertura ai privati appare più lunga prima di un reale risanamento dell'azienda. Nel Documento di programmazione, però, per quanto riguarda le società in house come Atac e Ama, si guarda anche all'opportunità di aprire al mercato e ai privati con l'obiettivo di fornire servizi a soggetti differenti dal Campidoglio. Secondo quanto scritto nel documento, Roma Capitale valuterà la possibilità di offrire prestazioni anche a favore di operatori economici privati «nell'ambito della definizione degli indirizzi strategici e operativi per le società in house». Più nel dettaglio: «Le nuove direttive europee in tema di appalti e concessioni, da recepirsi nel nostro ordinamento entro il 18 aprile 2016, nel definire le società in house precisano che questi organismi partecipati potranno svolgere le proprie attività (anche) sul mercato aperto in misura non superiore al 20% delle proprie complessive attività». Il superamento del «principio di esclusività contribuirà al perseguimento degli obiettivi di razionalizzazione dei servizi ed efficientamento. L'apertura al mercato dovrà essere funzionale alla realizzazione di maggiori margini di operatività e di redditualità». Le altre società in house sono Aequa Roma, Roma Metropolitane, Roma Servizi per la mobilità, Risorse-R.p.R, Zètema Progetto Cultura, Servizi Azionista Roma.

LE ALTRE SCELTE
Il documento di programmazione prevede anche che il Campidoglio rediga il «bilancio consolidato di Gruppo» da approvare entro il 30 settembre 2017. Sul fronte dei campi rom, il Documento indica la necessità di superare questa formula. «Nella fase transitoria si prevede la pubblicazione di un bando per la gestione sociale dei villaggi al fine di migliorarne la progettualità di integrazione». Infine, si punta al risparmio sugli affitti: «Già si riscontra un significativo risparmio prodotto dalla dismissione di alcune sedi rispetto al fabbisogno per l'anno 2015, che ammontava a 34.015.988 euro», si prevede nel 2016 il prodursi di «altri risparmi di spesa per il programmato rilascio di alcuni immobili».