Roma, Mazzillo: «Raggi sta tradendo principi M5S, iniziata l'epurazione 2.0»

Lo sfogo dell'ex assessore
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Giovedì 24 Agosto 2017, 22:28 - Ultimo aggiornamento: 22:34
«Quello che si è inaugurato in questo momento è l'epurazione 2.0». Parole di Andrea Mazzillo, che rincara la dose: «Io mi sono trovato completamente allontanato da questa giunta ed avrei accettato con determinate modalità questo allontanamento. Ma è chiaro che con determinate prassi non posso andare avanti».
Parla da attivista del Movimento 5 stelle. Ci tiene a definirsi così l'ex assessore al bilancio di Roma Andrea Mazzillo che a ventiquattro ore dal suo licenziamento in tronco ancora non riesce a spiegare, nemmeno lui, perché è stato fatto fuori. «Io ho chiesto solo maggior coinvolgimento degli attivisti» dice Mazzillo. Attivisti che nel frattempo stanno solidarizzando con lui e rumoreggiando parecchio. 

L'ex delegato al bilancio, ospite della trasmissione In Onda su La7, è un fiume in piena. Si toglie qualche sassolino e attacca Virginia Raggi, con cui aveva prima che un rapporto istituzionale, una relazione di amicizia. Per questo ha sottolineato come dal punto di vista umano gli abbia fatto male apprendere di non essere più assessore dalle agenzie di stampa.  Lo ha definito uno «sgarbo umano. Il dispiacere è umano. Ultimamente non ci siamo sentiti», ha detto. 

Durissime, seppur pronunciate con calma e lucidità, le parole che Mazzillo riserva alla sua ex amica. «Virginia Raggi rappresenta il momento di chiusura di definizione di un progetto nato da una base, dagli attivisti e dalla società civile. In questo momento sta tradendo quello che era il principio istitutivo, quello con cui si è partiti, ha deviato il percorso iniziato insieme»​. Si riferisce ai canoni di partecipazione e coinvolgimento predicati dal M5S di cui, ribadisce, sente di essere parte integrante. 

«Io sono un professore universitario.
Il nostro programma porta i cittadini all’interno delle istituzioni - si infervora Mazzillo -  Io credo nel progetto politico del M5S
». E poi rivela il motivo per cui è stato rimosso: «Adesso ci sono sfide elettorali sulle quali bisogna spendersi. Prendo atto delle scelte della sindaca, a livello personale ritengo inaccettabile quello che è successo ma vado avanti».

E infatti ora vuole collaborare «da semplice attivista» con l'amministrazione a Cinque stelle, ma sorride
«non darò ripetizioni al nuovo assessore». Mazzillo starebbe infatti pensando di proporre alla sindaca la creazione di un organismo partecipato che possa lavorare a una soluzione per la municipalizzata del trasporto locale. L'idea sarebbe nata prima di Ferragosto nel corso di un colloquio con Luigi Di Maio: sarebbe stato proprio Di Maio a suggerire all'allora assessore la creazione di un focus group ristretto, composto dalla sindaca, da rappresentanti del movimento e da esperti del settore, all'interno del quale si potessero analizzare le diverse soluzioni per Atac, non escluso il concordato. Un focus group dove i livornesi, con Gianni Lemmetti, sarebbero stati dei semplici consulenti. Ma non è andata così.

Eppure Mazzillo ora cavalca quella proposta. L'ex assessore si potrebbe presto mettere al lavoro per dare vita a un comitato formato da esperti e allargato a chi ha lavorato per portare il Movimento 5 Stelle a vincere a Roma (attivisti e i tavoli di lavoro del M5S), un 'focus group' come quello proposto da Di Maio.


 
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