Schizzi di fango sulle comunarie del M5S. A voto aperto (il blog chiude le urne alle 19) girano dossier contro Virginia Raggi, la favorita. In particolare, l'aspirante candidato sindaco del M5S, secondo il dossier, sarebbe "accusata" di aver lavorato per l'universo Berlusconi (Previti e Dell'Utri) in quanto legale dello studio Sammarco. Quindi la Raggi «lavorerebbe per Forza Italia».

La diretta interessata su Facebook ha subito fatto chiarezza: non ha mai negato di lavorare in questo studio, come risulta da curriculum presentato in Campidoglio durante la scorsa consigliatura. Ma allo stesso tempo, fa capire, non ha mai  assistito Previti e Mediaset nella denuncia alla Rai per Raiot.  «Stanno facendo di tutto per screditarmi - si è sfogata su Facebook - anche oggi durante il voto: e così, dopo la bufala di Mafia Capitale, eccone un'altra. Ma le bugie hanno le gambe corte. I miei colleghi avvocati sono molto contenti di poter lavorare finalmente a qualcosa di leggero e facile. Ma quanta paura vi faccio?».

Chi conosce le dinamiche del M5S romano insinua un altro dubbio: «Non è che a far girare questo finto dossier sia stato proprio qualche altro aspirante candidato?».

In nomi in lizza sono cinque: oltre Raggi, c'è Marcello De Vito, Enrico Stefano, Paola Ferrara e Teresa Zotta.