Cantone: a Roma ancora troppi appalti senza gara. «Ma aumentano le gare pubbliche»

Cantone: a Roma ancora troppi appalti senza gara. «Ma aumentano le gare pubbliche»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 31 Marzo 2016, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 14:53

Nel 2015 il numero di contratti assegnati con procedura negoziata, cioè senza gara, nel Comune di Roma è diminuito rispetto 2014 passando da 6.771 a 5.408 (1.363 in meno) e il valore dell'importo complessivo è passato dal 71,75% al 46,69% sul totale. Secondo l'Autorità Anticorruzione, a «livello macroscopico» è un «primo segnale di inversione di tendenza» ma «permangono criticità» e servono «incisive misure correttive».
Il rapporto firmato dal presidente dell'Anac Raffaele Cantone e trasmesso oggi al commissario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca, è il frutto di un primo monitoraggio sulle misure in materia contrattuale adottate da Roma Capitale nel 2015 effettuato sui dati della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, inseriti dai numerosi centri di costo di Roma Capitale. Si tratta, in sostanza, della prosecuzione del lavoro svolto dall'Anac per gli anni 2012/2014 e anticipato a inizio marzo dal Messaggero.
Dalla nuova relazione dell'Anac, si desume che migliora la centralizzazione degli acquisti e vi è un minor frazionamento. Positivo il calo delle procedure senza gara, ma il valore economico dei lavori assegnati per questa via è rimasto grosso modo invariato. «Le procedure di affidamento complessivamente espletate da Roma Capitale nel 2015 - si legge nel documento - sono state 6.734 per un importo complessivo pari ad 857.875.924 euro.
l calo degli affidamenti rispetto agli anni precedenti ed in particolare al 2014, accompagnato da un significativo aumento degli importi affidati (7.832 affidamenti nel 2014 per un importo complessivo di 583.997.882 euro), lascia supporre la presenza di un effetto combinato dell'avvio del processo di centralizzazione degli acquisti adottato da Roma Capitale nel 2015 e di ottimizzazione della consistenza degli appalti operata dai singoli centri di costo con conseguente generalizzato incremento dell'importo medio degli appalti».
Si è registrato un aumento del numero delle procedure ad evidenza pubblica espletate (265 in più sul 2014) e dei relativi importi medi affidati a fronte della riduzione del numero di procedure negoziate espletate (dalle 6.771 nel 2014 alle 5.408 nel 2015) a sostanziale invarianza economica: da 419.018.992euro del 2014 a 400.580.201 del 2015.
Soddisfatto lo staff del commissario Tronca. «L'Amministrazione straordinaria - si legge in una nota del Campidoglio - accoglie con favore l'analisi compiuta da Anac sugli effetti delle misure adottate da Roma Capitale in materia contrattuale nell'anno 2015. Il significativo trend di miglioramento rilevato, ottenuto in virtù della vigilanza collaborativa instaurata con l'Anac, sarà confermato nel corrente anno grazie all'azione correttiva intrapresa sin dall'insediamento della Gestione Commissariale». «In tale direzione - si legge ancora - vanno la ridefinizione degli assetti organizzativi conseguenti al nuovo codice dei Contratti, il nuovo ruolo attribuito alla Centrale Unica di Committenza, chiamata a supervisionare tutti gli appalti ad evidenza pubblica, e la standardizzazione di tutte le procedure negoziate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA