Vespa Orientalis a Roma: un grande nido nel quartiere Trionfale. L’esperto: «Colpa delle temperature ancora alte»

L’emergenza sembra non arrestarsi, molti i quartieri bersagliati. Per la prossima primavera è consigliato ispezionare le fessure che conducono alle intercapedini

Il nido di Orientalis rimosso nel terrazzo condominiale di un palazzo a Trionfale
di Alessia Perreca
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Giovedì 16 Novembre 2023, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 18:16

L’incubo non è ancora terminato. E non lo sarà fino a quando il freddo non arriverà nelle città e permetterà, dunque, a diverse specie di trascorrere la stagione invernale lontano dai centri abitanti. La Vespa Orientalis è sempre molto attiva nella Capitale: tanti i quartieri bersagliati e sono tuttora forti le segnalazioni e le richieste di intervento per localizzare i nidi e rimuoverli. L’ennesimo è stato ritrovato, due giorni fa,  nel quartiere Trionfale. «I nidi sono stati costruiti con ritardo perché il mese di giugno è stato caratterizzato da forti piogge - osserva l’esperto Andrea Lunerti - e ad oggi le Regine stanno nascendo. E poi, l’estate caldissima che ancora si protrae e la presenza di rifiuti ( numerosi) lungo le strade non allontanano gli insetti dalle abitazioni».

Vespa Orientalis nel quartiere Trionfale

Sulla terrazza di un palazzo nel quartiere Trionfale era diventato impossibile accedere.

Il viavai di vespe ha messo in allarme i condomini, in grandi difficoltà anche solo nel poter stendere i loro panni. Centinaia di insetti avevano creato la loro dimora nella griglia di aerazione del sottotetto. «Rispetto ai mesi scorsi, i nidi non sono poi così affollati», sottolinea l’etologo Lunerti. La colonia è stata individuata e neutralizzata mentre il nido, enorme, è stato rimosso ancora integro. «Alcune Regine se ne erano già andate mentre altre erano nascoste sotto piccoli rivestimenti del sottotetto per trascorrere l’inverno e, al pari di un’altra specie (la Crabro, ndr) avrebbero certamente costruito un altro piccolo covo nel corso della prossima primavera». 

A Roma è emergenza senza fine

L’emergenza Orientalis, a Roma come in altre città italiane, sembra non arrestarsi. Tra le zone più colpite spiccano San Giovanni e Monteverde dove, nel 2022, venne scovato il primo sciame. «Hanno iniziato la costruzione dei nidi molto tardi e ora stanno cercando di recuperare il tempo perduto. Sono imenotteri - spiega l’esperto - non particolarmente aggressivi in questa fase del ciclo vitale. Lo diventano solamente quando tentiamo di avvicinarci al loro nido». «Roma, poi, - prosegue ancora Lunerti - è ricca di numerosi nascondigli caldi come lo sono le intercapedini e i vani delle serrande. Ecco perché, a partire dalla prossima primavera, è consigliato ispezionare questi piccoli angoli della casa». Nessuna mossa fai da te, ma «cercare di sigillare anche minuscole fessure entro il mese di febbraio e ostacolare la loro proliferazione».

Secondo l’esperto la presenza massiccia di Orientalis è, in gran parte, anche dovuta alla presenza di tanti rifiuti che abbondano in città: «Mi auguro, in tempi brevi, che la corretta gestione (da parte dei cittadini) e il buon senso prevalgano. Il degrado e l’incuria che avvolgono diverse zone potrebbero certamente avvicinare determinate specie e divenire un pericolo per chiunque», conclude. 

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