Non è la prima cartolina e probabilmente non sarà l'ultima: è ancora allarme cinghiali lungo le strade della Capitale. Le immagini sono state scattate, due sere fa, a via Aliprando Caprioli, nella zona Selva Candida, quadrante nord-ovest della Capitale. In questo caso il cinghiale, un esemplare adulto, è sbucato dalla strada e si è avvicinato ai rifiuti - sparsi - alla ricerca di cibo. Gli avvistamenti nel corso degli ultimi mesi sono stati diversi e gli ungulati sono stati visti “passeggiare” anche tra le automobili in fila con il serio rischio di causare un incidente stradale. «E’ un dato confermato: il numero dei cinghiali cresce sempre di più - ha affermato a “Il Messaggero” l’esperto Andrea Lunerti - e frequentano i centri urbani perché ricchi di scorie. Sarebbe importante iniziare a gestire in maniera meticolosa il tema dei rifiuti, specie quelli organici», osserva l’etologo.
Cinghiale a passeggio a Roma, panico nel quartiere Aurelio. L’esperto: «Alla ricerca di risorse alimentari e di piante selvatiche»
Cinghiale tra i rifiuti a Selva Candida
La foto (l'ennesima) è rimbalzata all’interno di un gruppo Facebook e ritrae un cinghiale fuori dalle abitazioni in zona Selva Candida intento a rovistare tra i contenitori per i rifiuti in attesa del passaggio del camion per la raccolta.
L’episodio risale qualche minuto dopo le 20 di mercoledì scorso e ha scatenato diverse reazioni ( social) tra i residenti. «Anche da noi, in via Andrea Arditi ci hanno visitato», commenta una donna. Ma gli ungulati sono stati notati in altre strade del quartiere. « In questo periodo - prosegue l’esperto Lunerti - si avvicinano molto di più alle case perché c’è grande siccità: la terra è molto dura e noi, qui in campagna, abbiamo constatato una grande assenza delle precipitazioni motivo per cui il suolo si sta ricompattando». «Si tratta di un fatto drammatico per un animale che per alimentarsi è costretto a grufolare il terreno - sollevandolo - per cercare gli anelli di lombrichi e larve di cui si nutre oltre alle proteine necessarie per il suo fabbisogno giornaliero. I cinghiali - aggiunge Lunerti - arrivano a percorrere in una notte anche 15 km per cercare cibo alternativo e fronteggiare ogni ostilità. Sanno ben memorizzare il luogo dove ritrovano i rifiuti e possono pertanto far ritornare in qualsiasi momento. Interpretano le stagioni ed è stato accertato che riescono a comprendere l’orario e il giorno in cui la spazzatura viene lasciata nei pressi delle abitazioni. Applicano, quindi, le loro capacità acquisite nel corso dei millenni per abituarsi ai ritmi degli esseri umani». «È importante- conclude l’etologo - evitare di avvicinarsi soprattutto quando hanno preso possesso della zona perché la considerano una propria area e cercano di difendere il cibo manifestando comportamenti aggressivi nei confronti dell’uomo».