Legge il Corano di notte e lo gettano dal balcone: disturbava il sonno degli altri ospiti del centro stranieri

Tentato omicidio sull’Aurelia: grave un egiziano. Tre arresti. Aggredito da pakistani

Legge il Corano di notte e lo gettano dal balcone: disturbava gli altri ospiti del centro stranieri
di Raffaella Troili
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Sabato 22 Luglio 2023, 22:30 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 15:01

Era passata la mezzanotte ma lui continuava a pregare, ascoltando una registrazione del Corano fino a ben oltre l’una. Così i compagni di stanza dopo averlo offeso e picchiato, lo hanno preso di peso e gettato di sotto, dal balcone al primo piano. È avvenuto nei giorni scorsi nel centro di permanenza di largo Tommaso Perassi, dove i carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere hanno arrestato tre cittadini del Pakistan di 23, 25 e 26 anni, in Italia senza fissa dimora ma temporaneamente domiciliati presso il centro di permanenza, tutti gravemente indiziati del reato di tentato omicidio in concorso ai danni di un cittadino egiziano di 23 anni, ospite dello stesso centro. 

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Legge il Corano di notte e lo gettano dal balcone

Il gruppo di pachistani infastiditi dal fatto che era tardi, hanno iniziato a offendere con frasi discriminatorie, anche legate alla fede religiosa, l’egiziano.

Ne è scaturita una lite, il gruppo dopo averlo picchiato, lo ha alzato sopra il parapetto e buttato di sotto senza scrupoli. L’uomo, caduto su un fianco, nonostante le ferite e le contusioni si è trascinato fino all’ingresso del centro dove ha chiesto aiuto al vigilante.  Nella struttura che ospita diversi cittadini stranieri in attesa di permesso provvisorio, subito sono intervenuti i carabinieri a seguito di richiesta giunta al numero di emergenza 112. Poco prima, era stata segnalata una lite e la conseguente caduta di un uomo dal balcone del primo piano.


LA DINAMICA
I militari hanno raccolto gravi elementi indiziari in ordine al fatto che i tre uomini pakistani, per futili motivi, avrebbero offeso con frasi discriminatorie, pare con riferimento alla propria fede religiosa, il 23enne egiziano e successivamente lo avrebbero afferrato per le braccia e le gambe e una volta sollevato di peso lanciato dal balcone della camera dove erano alloggiati, situata al primo piano, ad una altezza di circa 4 metri.  La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata in ambulanza all’Ospedale Aurelia Hospital, in codice rosso ma non in pericolo di vita, dove è ancora ricoverata in osservazione. Il Tribunale di Roma sulla base della denuncia sporta dal giovane egiziano, ha convalidato il fermo e ha disposto il carcere per tutti gli aggressori. 


IL PRECEDENTE
A giugno scorso un’altra maxi rissa con bastoni, calci, pugni e sediate era avvenuta, sempre tra egiziani e pakistani, nel centro di accoglienza “Mondo Migliore” di via dei Laghi a Rocca di Papa, in provincia di Roma. Undici persone sono rimaste ferite, una delle quali in maniera più seria riportando una frattura cranica. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Frascati la situazione era già tornata alla normalità ma i militari hanno ascoltato gli altri ospiti e gli operatori del centro per capire meglio quando avvenuto. Sequestrati bastoni e parti di sedie con cui i partecipanti alla rissa si sarebbero colpiti.
 

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