Rieti, capitan Giordani fa il punto
sulla Maglianese: «Playoff persi
in trasferta, ma cresciuti i giovani»

Andrea Giordani in azione
di Giulia Moroni
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Maggio 2019, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 10:08
RIETI - Ad un passo dai playoff è terminata la stagione per la Maglianese Volley che per il secondo anno consecutivo resta in serie C con una crescita del gruppo, sempre compatto che ancora una volta ha permesso al sodalizio di raggiungere l’obiettivo prefissato dall’inizio della stagione. Uno dei protagonisti, l’anima della squadra, capitano e ormai veterano, che da tre anni indossa il numero 14 sulle spalle è il centrale Andrea Giordani che racconta cosi la stagione:

E’ terminata una nuova stagione, rispetto all’anno scorso quali cambiamenti ci sono stati? Siete cresciuti?
«È stata una stagione dura, sicuramente ci aspettavamo qualcosa di più perché era la seconda in serie C, abbiamo migliorato il risultato dell’anno scorso che abbiamo chiuso con 39 punti quest’anno invece con 45. Ad inizio stagione non avevamo l’obiettivo dei playoff, poi però per come si era messa, soprattutto per il fatto che a metà campionato abbiamo girato come terzi in classifica c’ha dato un pò di speranza e convinzione in più, poi qualche errore che abbiamo pagato troppo. È stato un anno costruttivo per i ragazzi più giovani, che sono cresciuti a livello sia tecnico che tattico che nello stare in palestra e questo era l’obiettivo di tutti e della società, quello di far crescere i ragazzi di Magliano e questo da soddisfazione, certo aver mancato i playoff per cosi poco è stato comunque un dispiacere».

Quale è stato il compagno che secondo te ha fatto la differenza o comunque si è fatto notare in più rispetto agli altri nel corso del campionato?
«Io farei una menzione per i ragazzi del gruppo di Magliano perché quando sono arrivato in serie D erano molto giovani e venivano da campionati di serie minori con risultati non troppo esaltanti invece in questi tre anni si sono messi a servizio della squadra, a disposizione dell’allenatore, hanno ascoltato i giocatori più esperti e ad oggi possono tranquillamente giocare in serie C ad un alto livello; tre anni fa si intravedeva il potenziale, con loro è stata una scommessa vinta».

Siete arrivati ad un soffio dai playoff, qual è stato il rammarico più grande? Fino a quando ci avete creduto?
«Noi ci abbiamo creduto fino all’ultima giornata e purtroppo abbiamo smesso quando abbiamo perso il secondo set con Latina e li abbiamo capito che comunque delle squadre che erano dietro a noi, qualcuna avrebbe vinto e quindi anche se Fiumicino avesse perso saremmo rimasti sotto. Quindi l’ultima giornata durante la partita quando eravamo costretti a vincere e prendere tre punti, sul 2-2 si sono iniziate a spegnere le speranze, solo quando c’è stata l’evidenza matematica dell’esclusione. Un bel crocevia della stagione è stata la partita a Fiumicino fuori casa dove dovevamo vincere e avremmo potuto farlo se non avessimo peccato di inesperienza e ci siamo innervositi. Il punto dove dobbiamo crescere è che se è vero che in casa abbiamo fatto punti con tutte anche le prime in classifica, il rendimento fuori casa è stato insoddisfacente. Il nostro playoff l’abbiamo perso in trasferta, in casa forse siamo una delle squadre che abbiamo portato a casa più vittorie».

Quale sarà il suo futuro? Vestirà ancora i colori gialloneri?
«La stagione è finita da poco, questo è il periodo dove si stacca un po’ e tutti i giocatori staccano la spina per analizzare quello che è successo e pensare al futuro. Per il futuro della Maglianese sarà compito della società decidere quale tipo di progetto sviluppare ed implementare e di conseguenza valutare le figure che riterranno opportuno avere nella rosa; dopo che la società avrà fatto un piano ci si siederà a tavolino e si vedrà cosa fare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA