RIETI - A settembre 2024 sarà l’ex biblioteca di largo San Giorgio - di proprietà della Fondazione Varrone ad ospitare le lezioni del nuovo corso di Medicina e Chirurgia che prenderà il via a Rieti, a partire dall’anno accademico 2024/2025. È questa la soluzione individuata per garantire spazi funzionali e riqualificati ai cento studenti che l’università Sapienza di Roma ha autorizzato per l’attivazione nel capoluogo reatino del corso di laurea magistrale a ciclo unico di sei anni (che sarà in interfacoltà con Farmacia e Medicina), destinando 95 posti a studenti italiani e altri cinque a studenti extra-comunitari non residenti. Decisione, quella di istituire il corso in Medicina e Chirurgia per il Polo universitario di Rieti, che il Senato accademico della Sapienza ha ufficialmente approvato in maniera unanime.
L'ex polo culturale. Gli spazi dell’ex biblioteca sono già stati opzionati da Sapienza attraverso la redazione di una bozza di contratto d’affitto da stipulare con la Fondazione Varrone, al momento in attesa di essere perfezionata ma che, di fatto, individua nel complesso di largo San Giorgio la sede dei prossimi anni di studio degli studenti che sceglieranno di frequentare Medicina a Rieti. L’ex biblioteca ospiterà quindi le aule del nuovo corso universitario e diversi uffici per espletare l’attività amministrativa, mentre le lezioni pratiche verranno supportate dalla Asl di Rieti che, presso l’ospedale de Lellis, offrirà supporto all’attività di tirocinio degli universitari.
Per andare incontro alle nuove esigenze paventate dal corso universitario, la previsione è di effettuare piccoli interventi edilizi all’interno della biblioteca - come, ad esempio, la realizzazione di tramezzature - per adattare le grandi sale studio a spazi più consoni alle aule che dovranno ospitare i cento studenti.
Le prospettive. Al momento, San Giorgio appare dunque come la soluzione più congeniale per poter ospitare lezioni di un corso di rilievo come Medicina. L’intenzione dichiarata del Comune di Rieti resta tuttavia quella di realizzare un unico polo di Medicina e Chirurgia negli spazi interni dell’ex zuccherificio, obiettivo per il quale Coop - dopo almeno un paio di incontri già svolti con Sapienza - si è impegnata ad elaborare un piano che all’ex zuccherificio, nell’ambito del progetto del “Parco Urbano”, includa anche spazi per costruire aule, laboratori, uffici e studentato a favore della Sabina universitas. Progetto ambizioso, ma per il quale serviranno ancora anni di lavoro: nel frattempo, però, settembre è dietro l’angolo e per quel momento largo San Giorgio appare come la soluzione più immediatamente attuabile per farsi trovare pronti.