Rieti, Terminillo boom: con la Vallonina tornano i bikers

Terminillo
di Sabrina Vecchi
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Martedì 25 Luglio 2023, 00:10

RIETI - "Su jemo a Termenillu”, solito ritornello o il ritmo sta cambiando? Luglio, col bene che ti voglio, ma quanto caldo fa. E cosa c’è di meglio della montagna a due passi da casa, con tanta aria fresca e una passeggiata nella natura che male non fa? Zona Pian de’ Valli ore 8.30, non ci vuole proprio il pullover di Gaber ma di certo neppure la maglietta fina di Baglioni. Nei bar c’è già gente, il mercato “Campagna Amica” di Coldiretti sta allestendo i prodotti, un paio di signori commentano le notizie con Il Messaggero aperto tra le mani, un bambino insegue una pallina di gomma, i cagnolini si rotolano sull’erba. L’andamento lento della montagna avvolge e contagia, oltre a conciliare il sonno e la fame. 
Lo dice anche Gianfranco, che finalmente quassù riesce a dormire qualche ora di fila, «e non mi pare vero». Mafalda e Marella arrivano da Roma, zona Trastevere, sono pensionate e consuocere, se la chiacchierano sui divanetti della reception dell’hotel Togo. «Veniamo qui tutti gli anni, l’ambiente è familiare, ci troviamo molto bene», dice Mafalda, ex insegnante. «Ci sono i servizi essenziali e le passeggiate sono facili, adatte anche alla nostra età. Io sono di origine toscana ma abito a Trastevere. Roma in questi giorni è invivibile». 
Il caldo afoso e i bollettini meteo che hanno paventato l’arrivo di Caronte hanno aiutato il turismo montano, e dopo un giugno freddo e piovoso ora è boom di arrivi. Alla Scuola Sci Terminillo c’è poco da sciare ma molto da provare: si noleggiano biciclette di ogni tipo, poi ci sono i gonfiabili per i bambini, i tappeti elastici dove zompano felici come grilli. «Ci sono percorsi per tutti, noleggiano bici soprattutto le famiglie, ma anche singoli o anziani, per ora sta andando bene. Anche alcune competizioni sportive hanno aiutato il movimento».

L'invasione dei motociclisti. Soprattutto per i tantissimi motociclisti invece, l’attrattiva del momento è stata la riapertura della strada Vallolina per Leonessa, tornata fruibile una settimana fa, con i suoi venti chilometri di curve panoramiche da togliere il fiato. L’ebrezza ce la spiegano i centauri reatini Maurizio, Gianfranco, Antonio e Carlo Vittorio, mentre si gustano un aperitivo al “Pioniere” prima di pranzo. «Aspettavamo con ansia la riapertura, è un percorso molto bello da percorrere in moto, senti i profumi della montagna e ti si rilassa il pensiero. L’asfalto è molto migliorato, si dovrebbero mettere dei cartelli dedicati per i ciclisti, che procedono pericolosamente affiancati. E magari aggiungere qualche piccolo chiosco di ristoro, chissà che non lo si faccia in futuro». Michele Casadei, presidente di Federalberghi Rieti, è super indaffarato: «Per ora sta andando in linea con l’anno scorso, che è stato molto buono. Il gran caldo aiuta la voglia di venire su, e sperando che regga il tempo, non ci lamentiamo: si lavora tutti allo stesso modo, per vasi comunicanti, quando lavora uno lavorano anche gli altri». 
E per Ferragosto si assegnano ormai le ultime camere. Annamaria ha casa al residence “Tre faggi”, sta al Terminillo tutto luglio e tutto agosto: «Ci vengo da sempre, sono una camminatrice, ero una sciatrice. Oggi è cambiato il tipo di villeggiatura, prima c’era poco, oggi si organizzano tante cose, percorsi con le ciaspole, arrampicate notturne, molte cose originali che ai miei tempi non c’erano». Il cagnolino bianco scodinzola verso la sua amica, che si chiama Annamaria come lei: Qui per noi è l’ideale, si sta in compagnia, si cammina e si discute senza fretta. Di giorno generalmente facciamo spesa nei negozi o al mercato, la sera spesso andiamo a cena fuori, qui i ristoranti non mancano». Tanto che ne è stato aperto uno nuovo giusto una settimana fa. «Stiamo molto bene, ci sono bei negozi, inclusi giornali e tabacchi, la natura è incontaminata. C’è anche una splendida chiesa e l’ambiente è piacevole e rilassante: ora ci sono anche due bancomat e il necessario non manca. Non so i ragazzi, ma per quelli della nostra età non manca nulla». 
E i prezzi? Gli interpellati li considerano in linea con una località vacanziera, aggiungendo che c’è dell’ottimo cibo, forse poco decantato. Seduto su un muretto, cappellino e occhiali da sole, c’è un ragazzo con due cagnolini al guinzaglio. È un po’ restio nel parlare - ti credo, probabilmente è stato disturbato in pieno relax - ma fa ben intendere che si sta godendo un momento di puro refrigerio insieme ai suoi amici a quattro zampe, insieme ai bambini i veri protagonisti delle giornate in montagna. Al minimarket intanto si fa la fila per la spesa: «Tu che prepari? Perché oggi arrivano i figli!». Bruschette e grigliate vanno per la maggiore, in molti casi si prepara anche per gli amici che arrivano ospiti per il fine settimana. E sono in molti ad aver riscoperto il Terminillo dopo il lockdown della pandemia. 
«Prima la casa non la aprivamo mai, poi non abbiamo avuto alternative e ora non riusciamo più a non venirci, ci conosciamo tutti ed è un piacere rivedersi».

E viene in mente un gustoso aneddoto degli anni Novanta, quando sul monte arrivò un nuovo parroco, e il farmacista gli diede una prima raccomandazione: «Stai attento, il Terminillo è traditore. Ora ti sembrerà nulla, ma poi non potrai più farne a meno». Scende la sera, il frescolino che “tè ce senti raffiatà” ti obbliga alla felpa, in molti preparano gli zaini per l’escursione dell’informazione. Altri si ritrovano al fresco delle terrazze, sotto un cielo stellato come pochi: e chissà che sulla montagna del cinema non si avveri pure qualche desiderio.

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