Rieti, ecco le spese nascoste
del parcheggio dell'ospedale
Nome Officina Politica costituisce
un comitato cittadino di protesta

Rieti, ecco le spese nascoste del parcheggio dell'ospedale Nome Officina Politica costituisce un comitato cittadino di protesta
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 13:03
RIETI - Il nuovo parcheggio a pagamento realizzato nell’area dell’ospedale non piace a nessuno. E non è solo una questione legata al ticket, alla viabilità «regolata», alla necessità di modificare abitudini consolidate. A far storcere il naso ai più, è tutto quello che è stato e sta dietro alla realizzazione della struttura, il piano e le manovre che ne hanno favorito la genesi e la ricaduta avrà sulle tasche dei cittadini. I risvolti «politici» ed «economici» del parcheggio, insomma.

LE SPESE NASCOSTE
E così si scopre che, grazie all’attività di analisi e studio portata avanti dall’associazione Nome Officina politica, nei sei milioni complessivi del costo sociale che il parcheggio richiederà nei prossimi 25 anni alla città, ci sono anche i lauti compensi per la commissione tecnica di gara, istituita nel 2016. Una goccia o poco più nel mare del costo complessivo della struttura, ma indicativi del «problema». Anche perché la commissione tecnica è stata chiamata a giudicare su una gara alla quale ha partecipato la sola AJ Mobilità che oggi gestisce il parcheggio. Ebbene, se vogliamo essere terra terra, per l’apertura di due buste al presidente e al direttore generale del Consorzio sono andati 5mila euro a testa, mentre di mille e 500 è stata la parcella del segretario verbalizzate.

SITO OSCURATO
Tutte informazioni, queste, che erano facilmente reperibili sul sito del Consorzio. Già, erano. Perché da quando è scoppiato il «bubbone» del parcheggio, il sito del Consorzio industriale risulta in manutenzione. Solo una coincidenza? Forse. Sta di fatto che la questione del parcheggio si conferma molto più scomoda e con tanti più riflessi di quelli che appaiono.

NASCE COMITATO DI PROTESTA
E la protesta spontanea del tessuto sociale ha condotto alla nascita di un gruppo chiamato «Vogliamo il parcheggio gratuito all’ospedale de Lellis», promosso dai volontari di Nome. Sin dal primo giorno della sua nascita, l’adesione al gruppo è stata evidente, quasi 900 gli iscritti in meno di 24 ore. Il gruppo si configura come voce univoca, cassa di risonanza sistematica, contenitore non dispersivo di «un’esigenza reale, pressante, concreta». Al di fuori di schieramenti politici e propaganda di qualsiasi sorta il gruppo vuole tracciare un «punto zero», uno spazio aperto al dibattito, promotore di riflessioni e strumento di diffusione di informazioni ufficiali per le componenti sociali.

La sollecitazione alla partecipazione civica concreta e consapevole è al centro di «Vogliamo il parcheggio gratuito all’ospedale dè Lellis», in vista di un obiettivo: comprendere a fondo la situazione contingente per giungere ad un orizzonte condiviso di progettualità e proposte di più ampio respiro riferite non solo al parcheggio, ma anche al diritto alla salute, alla qualità dei servizi, alla edilizia sanitaria.
 
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