L’uomo, occupato presso il sindacato degli edili, era stato rinviato a giudizio nel 2009, dopo che in un incidente probatorio i due minori avevano confermato quanto accaduto, racconto considerato attendibile dal consulente nominato dal giudice per le indagini preliminari. L’imputato, in pratica, per convincere le sue vittime, le convinceva a salire in auto mostrando loro le parti intime e subito dopo compiendo atti sessuali.
Fu dopo il secondo episodio, avvenuto a Contigliano nel giugno 2007, che si arrivò a individuare l’uomo grazie alla descrizione della vettura fornita dalla minore al padre, il quale inseguì la macchina riuscendo a prendere il numero di targa.
Le successive indagini svolte dai carabinieri portarono a considerare il collaboratore del sindacato anche come responsabile del precedente episodio, avvenuto, questa volta, a Poggio Fidoni, ma per il quale l’altra bambina non aveva saputo fornire elementi utili. E, comunque, i carabinieri avevano accertato che nei luoghi indicati da C.R., non c’erano cantieri edili in attività.
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