A Montenero gli scavi archeologici con l'Università di Lione sul santuario della dea Vacuna

I reperti già emersi a Montenero
di Samuele Annibaldi
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 11:09

RIETI - Riparte per il quinto anno la campagna di scavi archeologici nel santuario della dea Vacuna a Montenero. La missione francese dell’Université Lyon 2 in convenzione con il Comune di Montenero Sabino è l’unica nella provincia di Rieti su un luogo di culto dedicato alla divinità sabina. La campagna di scavi archeologici dell’Università Lyon 2 sul sito del santuario romano della dea Vacuna in località Leone, è realizzata in collaborazione con il Comune di Montenero e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti che ha come responsabile Francesca Licordari. Si inizia oggi con una decina di studenti che lavoreranno sul campo coordinati dal professor Aldo Borlenghi, dall’archeologa Marylise Marmara (corresponsabile scientifica) e da Lucie Motta (ceramologa e responsabile dello studio dei materiali). La missione archeologica di Montenero costituisce, uno dei cantieri-scuola internazionali dell’Università di Lione 2 per la formazione degli studenti del corso di laurea in archeologia.

I tempi. Lo scavo, avviato nel 2019, su una terrazza di circa 1000 mq presumibilmente occupata da strutture già dal III secolo a.C., ha permesso di rinvenire numerosi resti di età romana e medievale. Questi ritrovamenti ed altri, tra i quali il cippo inscritto con dedica alla dea Vacuna (oggi visibile nel cinquecentesco Palazzo Bonacasata), gli ex voto in terracotta e altri materiali votivi, hanno confermato l’esistenza di un luogo di culto. Al centro del terrazzamento che costituisce campo di indagine, è visibile, inoltre, un grande edificio a più ambienti di età tardo-repubblicana (fine III-inizi II secolo a.C.) con pavimenti a mosaico in eccezionale stato di conservazione, tra i più antichi del Lazio.

Le indagini dei prossimi giorni si concentreranno proprio sul grande edificio repubblicano e particolare attenzione sarà riservata ai pavimenti a mosaico, alla loro decorazione e funzione. II risultati della campagna 2023 saranno presentati in un evento pubblico prevista per la prima domenica di luglio. “L’importanza della missione francese per il nostro territorio è storica e culturale – afferma la sindaca Lavinia De Cola – se da un lato consente il progresso scientifico e conoscitivo sul tema della divinità sabina, dall’altro favorisce lo scambio intergenerazionale e interculturale tra gli abitanti di Montenero e i giovani studenti che per tutta la durata della missione vivono il paese. L’appuntamento rinnovato e ormai consueto suscita, non solo nei più esperti, ma nella popolazione tutta, sempre grande interesse e curiosità”.

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