Rieti, dopo il malore di Marianna a settembre: «Con l’aiuto della città e degli amici Baccus ha riaperto»

Marianna Consiglio del ristorante Baccus di Rieti
di Luigi Ricci
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Giovedì 28 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - «Possiamo dire che il peggio è alle spalle, ma è stata durissima. Però con un po’ di fortuna e l’aiuto di tanti amici ne stiamo venendo fuori». A dirlo è Francesco Consiglio, fratello di Marianna, titolare dello storico ristorante “Baccus”, colpita da un aneurisma subito dopo l’inaugurazione della nuova sede in Porta d’Arce, dove si era trasferito a settembre, dopo 27 anni in vicolo Stoli, vicino al vecchio ospedale. Da alcune settimane, dopo due difficili mesi di cure, Marianna è tornata a Rieti e Baccus ha potuto riaprire.

Il fulmine. «Marianna - spiega il fratello - non aveva mai avuto sintomatologie che facessero presagire quanto accadde quella fatidica sera. Un vero fulmine a ciel sereno, tant’è che attribuimmo il suo malessere iniziale all’inevitabile stress per organizzare il trasloco e l’inaugurazione del nuovo ristorante che, tra l’altro, riscosse subito un grande successo». Poi però la situazione è peggiorata rapidamente: «Mancava poco alle 23, quando cominciò - ricorda Francesco - e poi l’ospedale, il trasferimento al Gemelli dove, per fortuna, Marianna fu subito assistita da un neurochirurgo. Mia sorella fu cosciente fino all’ultimo, nonostante il gravissimo quadro iniziale, prima di essere sedata e operata. Poi il lungo recupero. Col passare delle settimane i medici fissavano nuovi step: «Se supera questo possiamo passare a quest’altro», dicevano. E, uno a uno, li ha superati tutti brillantemente». Marianna è ritornata a casa a Rieti, ha fatto le prime uscite e qualche breve visita al ristorante: «Adesso le sue priorità sono mamma, papà e il cane. Poi viene il ristorante - racconta scherzando il fratello - a quello per ora pensiamo noi».
Una canzone dei Beatles si intitola “Con un piccolo aiuto dei miei amici” e Marianna, in questo tragico frangente, ha scoperto di averne tanti.

Il sostegno. «A cominciare dall’Associazione provinciale cuochi di Rieti, di cui Marianna è segretaria - ricorda Francesco, che ha accantonato altre attività per dedicarsi a Baccus. - E poi le istituzioni, colleghi, amici, tanti clienti fedeli del ristorante che hanno aspettato con ansia e pazienza la riapertura». Rivedere Marianna dietro pentole e fornelli è prematuro: «Mentalmente mia sorella è già tornata quasi alla completa funzionalità. Sta proseguendo un lungo percorso di riabilitazione mentale e fisica, che richiederà più di un anno. Il colpo è stato forte ma è stato assorbito bene». Nel frattempo, oltre a Francesco, da Bari sono arrivati mamma Rosa, una donna dinamica di 80 anni e papà Francesco: «Mi occupo della sala - afferma il fratello - e della gestione con i miei genitori. La cucina è sacra e lì, oltre a mia madre, stiamo avendo un grande aiuto dallo chef Francesco Pezzotti e da Cristina Lombardini. In questi mesi durissimi, Rieti ci è stata molto vicina. Il calore di tutti è stato di grande aiuto. Per me e per noi una città veramente insostituibile, senza la quale sarebbe stato difficile andare avanti e ripartire. Marianna, il sottoscritto e la famiglia Consiglio ringraziano tutti coloro che ci hanno aiutato ad andare avanti e a ripartire. Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta».

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