74enne di Rieti adescò su una chat un minorenne: iniziato il processo

Carabinieri (Archivio)
di T.Poe.
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Sabato 24 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - Gli aveva aperto la porta di casa e lo aveva fatto entrare nella sua cameretta, dopo un’opera di persuasione iniziata con uno scambio di messaggi su Telegram. La vicenda riguarda un uomo residente a Rieti. È approdata a processo la delicata inchiesta sulla presunta violenza sessuale per induzione nei confronti di un 14enne della costa teramana, per cui a luglio 2021 era finito ai domiciliari un ex sottufficiale dell’Esercito, originario di Tortoreto ma residente a Rieti, oggi 74enne, ora sottoposto al divieto di avvicinamento che scadrà tra qualche mese.

I passaggi. A essere ascoltati, ieri, in aula a Teramo, come testi chiamati dall’accusa, i nonni del minore, che vivono in un appartamento al piano superiore. «Quella mattina eravamo a casa. A un certo punto è venuta l’altra nipote a chiamarci (la sorella del ragazzo, ndr.) - ha raccontato la nonna. - Ci ha detto di andare da loro perché c’era un uomo. Quando siamo scesi, io e mio marito, c’era questa persona che non reagiva. Gli chiedevamo chi fosse, ma non rispondeva. Non lo avevamo mai visto». Quel giorno, in realtà, è stato il papà del ragazzo a scoprire il 74enne in compagnia di suo figlio nella cameretta, per una pura casualità, perché dopo essere uscito per andare al lavoro era rincasato. Una scena di fronte alla quale ha reagito chiamando i carabinieri.
I militari di Alba Adriatica hanno raggiunto l’abitazione e bloccato l’uomo, mentre sul posto è arrivato anche il magistrato di turno, che ha poi sentito il 14enne, alla presenza di uno psicologo.

La vicenda. In fase di indagini, il minore è stato sottoposto all’incidente probatorio e la famiglia si è avvalsa di una consulenza di parte, con la psicologa sentita pure lei ieri in udienza. La conoscenza del 74enne sarebbe avvenuta tramite social. Attraverso il servizio di messaggistica istantanea Telegram, infatti, il 74enne, da circa venti giorni prima dell’accaduto - come sarebbe stato accertato - pare che avesse iniziato ad inviare proposte sempre più spinte al minore, che quando ad un certo punto aveva anche dato cenni di rifiuto a quelle avances o qualche volta non aveva risposto, era stato minacciato di essere cancellato dalla conversazione. Una chat interamente basata su proposte a sfondo sessuale da parte del 74enne al ragazzino, che alla fine ha ceduto. Al momento dell’arresto, nel cellulare dell’uomo furono trovate anche foto di altri minori. Una doppia vita la sua, probabilmente, che purtroppo ha rovinato quella di un ragazzo segnato da quanto accaduto, così come delineato dalle consulenze di parte. «È emerso un disturbo post traumatico da stress - ha spiegato sempre la psicologa - con un evidente trauma sessuale».

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