Rieti, in tanti al primo Memorial
dedicato ad Alessio Graziani

I partecipanti
di Fabiana Battisti
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Domenica 8 Luglio 2018, 16:50
RIETI - Un anno fa, il 5 luglio 2017, veniva a mancare Alessio Graziani. Rieti, il quartiere e la parrocchia di Villa Reatina e il motoclub del centauro, Crazy Sheep Rieti, nel più grande sgomento si sono stretti attorno a famigliari e amici del giovane. Al primo Memorial dall'improvvisa scomparsa il tempo sembra tenere il fiato come fosse sospeso tra i tantissimi accorsi. Stracolma la parrocchia di Villa Reatina per l'apertura della giornata con la celebrazione delle 9.30 di questa mattina, officiata dal Vescovo Pompili. Sul piazzale di San Giovanni Bosco numerose  le moto ma un colore spiccava su tutti, il vivido arancione delle magliette del motoclub. 
«Quando sono debole, allora sono forte», queste sono state le profetiche parole bibliche con cui Pompili ha esordito per esortare nei presenti lo spirito della giornata nel ricordo del giovane. A scandire la celebrazione l'impegnativo Vangelo di Marco sul mancato incontro a Nazareth tra Gesù e la folla. Un Gesù che cammina troppo in fretta e che per questo e per la sua umanità incontra il pregiudizio dei cittadini. «Ed è proprio il pregiudizio che brucia tante occasioni della nostra vita, molte volte non ci accorgiamo delle persone che ci troviamo di fronte. Spesso siamo presi dai rimpianti quando non abbiamo più l'opportunità di stare insieme, invece sarebbe importante che ci accorgessimo adesso non chissà quando di coloro con cui stiamo, superando il pregiudizio che ci porta ad aprirci agli altri solo quando ci sembrano segnati da particolari capacità». 
Questo l'insegnamento esplicitato con cura dal Vescovo: non mancare gli appuntamenti che la vita ci riserva anche quelli che si presentano in forme inaccettabili. E a questo proposito Pompili ha voluto citare l'esperienza di Fabio Leonetti, un giovane che nello spazio di pochi secondi ha perso famiglia e ragazza sotto le macerie del terremoto. Nel libro di Leonetti, "Tutto il bello che c'è", tre sono i punti disarmanti e di provocatorio innesco di una riflessione parallela per la drammatica scomparsa di Alessio Graziani: nulla accade per caso per quanto incomprensibile, il dolore non va messo a parte ma affrontato e sfruttato come energia, mai aggiungere male al male. «La vita ci precede e fortunatamente ci segue», questa conclusione il Vescovo ha affidato ai presenti. Al termine il rombare dei motori, lo stesso segno di saluto di un anno fa per Alessio, si è diretto all'ICaffe 099 per ricevere la moto benedizione e in seguito partire per il moto giro del Cicolano, con tappa finale al Ristorante Valentino.
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