Poggio Nativo, l'antico forno comunale torna attivo dopo la pandemia

Il forno comunale
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 4 Aprile 2023, 16:31

RIETI - Il 29 gennaio, l’odore della legna che arde e il profumo della pizza sono tornati a invadere i vicoli di Poggio Nativo, a infilarsi tra le fessure delle finestre delle case del borgo, e, specie per i più anziani, è stato come tornare bambini. Da quel momento, l’antico forno comunale di Poggio Nativo, con una storia di oltre mille anni, non si è più spento. Apre i battenti l’ultima domenica di ogni mese e, per le festività pasquali, grazie alla signora Monica, ha sfornato i tipici falloni, a base di uova e anice e le pizze di Pasqua, dolce immancabile sulle tavole sabine. Chi vuole lascia un contributo, ma senza obblighi, perché l’unico scopo è fare comunità. Fino a prima della pandemia, l’antico forno di via Vittorio Emanuele III veniva utilizzato in occasione della festa della pizza, organizzata dalla Pro loco, poi è arrivata la pandemia e dopo tre anni di stop, all’inizio del 2023 alcuni residenti del centro storico, hanno deciso di farne riprendere l’attività.

L'idea. L’idea è venuta a Cesare Dapiaggi - 55 anni, insegnante di yoga, che cinque anni fa ha deciso insieme alla moglie di lasciare il caos della Capitale per trasferirsi a Poggio Nativo - e a Fabio Farsarelli - 64 anni, originario di Poggio Nativo, presidente dell’Associazione Sabina cultura ambiente. - «Come ogni forno comunale, nasce a servizio della cittadinanza, quindi scrissi alla sindaca Veronica Diamilla per avere le chiavi e, da lì, abbiamo iniziato a lavorare per metterlo a disposizione della comunità.

Quando lo abbiamo rimesso in funzione, è stata un’esperienza straordinaria - commenta Cesare. - Sia per me che, venendo da Roma, non avevo idea di cosa volesse dire, sia per le persone anziane che risentendo nell’aria l’odore inequivocabile del forno, sono tornati alle origini, ricordando quando le mamme facevano la fila per scaldare le vivande proprio lì. L’aiuto di Monica è stato essenziale: è grazie alle ricette tramandate dalla bisnonna che abbiamo potuto sfornare pizza e dolci, senza sarebbe stato impossibile. Il forno viene aperto una volta al mese, soprattutto per stare insieme». L’iniziativa ha trovato il pieno appoggio di Fabio e della sua associazione Sabina cultura ambiente da sempre impegnata nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio. «Su impulso di Cesare, abbiamo voluto far rivivere l’antico forno - racconta Fabio, che con la sua associazione a Pasquetta organizzerà una passeggiata lungo il fiume Farfa con pranzo finale - promuovendo iniziative a tema, prima con la preparazione della pizza poi dei dolci pasquali, questi ultimi apprezzatissimi. Nei prossimi mesi, torneremo sulla pizza, mettendola a disposizione dei cittadini, ma anche dei turisti che possano, attraverso eventi di questo tipo, conoscere il centro storico e i dintorni di Poggio Nativo».

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