«La manifestazione - spiega Guglielmo Rositani, ideatore della fiera - è cresciuta sempre più, tanto da toccare lo scorso anno la cifra record di 150mila visitatori in soli quattro giorni. Sono numeri straordinari che necessitano però di un supporto sempre maggiore da parte delle istituzioni. L'associazione peperoncino a Rieti, se non vogliamo far morire un evento che dà indubbio lustro alla città, ha bisogno del sincero aiuto delle istituzioni e di tutte le categorie interessate. Mi preme poi sottolineare - aggiunge Rositani - che la Fiera internazionale del peperoncino è sì frutto di una felice intuizione personale, ma appartiene alla comunità reatina a tutti i livelli».
I DATI
Il via, come da copione, è per giovedì 27. Gli espositori quest'anno, nonostante gli inevitabili disagi dei Plus, toccheranno la cifra record di 140 e avranno «targhe» di ogni continente. Per la prima volta arriveranno anche dall'India. Oltre 200 saranno le varietà di peperoncino in mostra - nel chiostro di
Sant'Agostino - da quelle più comuni alle più rare ed esotiche, in un viaggio fatto di colori, profumi e sapori, con schede che ne raccontano le principali caratteristiche e ne illustreranno il grado di
piccantezza. Chi volesse poi conoscere un numero più alto di varietà (ben 4mila), avrà l'opportunità di
visitare il Centro sperimentale dell'Università di Perugia Carlo Jucci, aperto ai visitatori venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19)
nelle giornate di venerdì 28, sabato 29 e domenica 30. Sempre ricchissima e di alto livello la parte convegnistica che avrà come teatro l'auditorium di Largo Alfani. Si partirà giovedì, alle 19.30, con «Peperoncino amore mio», incontro su storia e letteratura del peperoncino. Ma i 4 giorni di «Rieti cuore piccante» offriranno spazio anche a musica, spettacolo, sport, arte, cultura e gastronomia.
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