Rieti, parassita sta distruggendo
tutti i bossi dei giardini

parassita
di Daniela Melone
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Lunedì 20 Luglio 2015, 05:32 - Ultimo aggiornamento: 12:48
RIETI - La segnalazione di una possibile invasione da «Piralide del bosso» era arrivata il 30 aprile scorso al Comune di Rieti, alla Forestale dello Stato, alla Asl e all'Ufficio Ambiente della Regione Lazio. Poco o nulla però è stato fatto se la situazione ad oggi è davvero drammatica per tanti bossi presenti nelle private abitazioni e in giardini pubblici. «Siamo in mano a persone che non sanno gestire problemi anche semplici», tuonano i cittadini alle prese con l'invasione da lepidottero, larva capace di devastare intere proprietà in pochissimi giorni. Segnalazioni erano state fatte tre mesi fa, quando i danni visivi erano già in atto. Alle autorità competenti veniva chiesto di verificare e laddove necessario intervenire con trattamenti specifici. All'amministrazione comunale, informata prontamente da solerti reatini, il compito di informare la cittadinanza emettendo un comunicato utile alla gestione del fenomeno.

La larva era stata inizialmente intercettata presso il cimitero di Rieti. Avvisati sia il sindaco Petrangeli che l'assessore Ubertini. L'invasione da lepidottero si era manifestata poi nel giardino all'italiana al Sert di Rieti in via Salaria per l'Aquila e nella loggia del Vignola. Ora le autorità competenti sono state nuovamente sollecitate. «Cosa fate per mantenere il patrimonio che una volta decaduto sarà assente per decenni? Il turismo non nasce certo così». «Al cimitero - replica l'assessore all'ambiente Ubertini - siamo prontamente intervenuti con il trattamento chimico specifico fronteggiando la situazione. Il problema si è ripresentato e siamo nuovamente intervenuti. Faremo un terzo intervento a breve. Anche per quanto riguarda i giardini del Vignola, competenza a cavallo con l'assessorato alle manutenzioni, del collega Mezzetti, gli operai del magazzino comunale hanno riferito di un intervento in programma a breve». Ubertini ha interessato anche la Forestale la quale ha girato la richiesta alla Regione, competente in questo caso. «Mi risulta - conclude Ubertini - ci sia stata anche una comunicazione ai cittadini da parte del dirigente del settore Cricchi».