Rieti, sos anestesisti al de Lellis
dimezzati gli interventi chirurgici
con le ferie estive c'è il rischio stop

Rieti, sos anestesisti al de Lellis dimezzati gli interventi chirurgici con le ferie estive c'è il rischio stop
di Mario Bergamini
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Mercoledì 6 Giugno 2018, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 13:40
RIETI - La coperta resta sempre troppo corta. Non è una situazione nuova - l’ospedale de Lellis da anni deve fare i conti con personale ridotto all’osso, servizi giocoforza accorpati e di riflesso inevitabile fuga verso realtà sanitarie limitrofe - ma questo inizio di giugno sembra il peggiore degli ultimi anni. Di anestesisti presenti in ospedale se ne contano meno delle dita di una mano e per fronteggiare una domanda comunque consistente di interventi e assicurare a quelli che si effettuano tutte le garanzie richieste, la direzione aziendale si è ora vista costretta a dimezzare il numero delle operazioni chirurgiche che erano state settimanalmente programmate.

La metà esatta, per la precisione, rispetto a quelle messe in calendario. Tradotto in termini «popolari», questo significa che molti dovranno attendere nella migliore delle ipotesi due mesi prima di essere operati, mentre altri che non possono più rimandare saranno costretti a migrare verso Terni, L’Aquila o Roma, facendo di nuovo impennare la curva del flusso di pazienti verso altre strutture. Situazione che, comunque la si voglia leggere, è quantomeno incresciosa, considerato che il de Lellis è l’unica struttura sanitaria presente in provincia e dimezzare il numero degli interventi non è certo la risposta che l’utenza si attende.

BANDITO CONCORSO DALLA ASL
Situazione alla quale l’Asl sta cercando di porre un argine ma che, forse, poteva essere preventivata, senza dover dimezzare gli interventi chirurgici. Ma restiamo ai fatti e alle manovre per tamponare l’emergenza. Manovre che rispondono al nome di «concorso». La direzione aziendale ne ha bandito uno per l’assunzione di tre anestesisti con contratto a tempo indeterminato che, salvo complicazioni, dovrebbe andare a buca entro fine di giugno, con l’operatività immediata di tre nuove figure professionali.

TRE NUOVI ANESTESISTI SARANNO SUFFICIENTI
La domanda è se tre nuovi anestesisti, considerate le turnazioni e le ferie estive, saranno sufficienti per la ripresa della normale attività da luglio a tutto settembre. Una domanda che si è posta anche l’Asl, tanto che ha previsto la possibilità che il concorso rimanga con «graduatoria scorrevole», ovvero con la possibilità in caso di insufficienza delle risorse umane regolarizzate di pescare altri anestesisti dal quarto classificato in poi del concorso, fino alla copertura dei servizi. Le figure così assunte, però, lo saranno con contratto a tempo determinato e la durata della loro presenza sarà legata al perdurare dell’emergenza anestesisti.

DILEMMA INTERINALI E FERIE
Messa così, la situazione non è poi così drammatica, In realtà, la mancanza di personale è generalizzata - a iniziare dal personale infermieristico - e da questo mese, con le ferie estive, è destinata a ingigantirsi. Su questo quadro insiste inoltre il rinnovo dei contratti per i 260 interinali che di fatto, al momento, assicurano la sopravvivenza delle strutture sanitarie operanti nel territorio. L’attuale contratto scade il 17 giugno e, come al solito, ancora non c’è alcun segnale sul rinnovo, sul numero di figure che resteranno al loro posto e, non ultimo, sulla durata del nuovo contratto.

Lo scorso febbraio, il dg Marinella D’Innocenzo aveva attivato un tavolo tecnico per la stabilizzazione del personale interinale, pari a quasi 260 unità. Di quel tavolo se ne sono perse le tracce e fin qui la storia della sanità reatina parla di concorsi su scala regionale «tentati» ma sempre abortiti, e la pietra di inciampo è stata proprio la riserva di posti per i precari storici avviati alla stabilizzazione. La lunga estate calda della sanità reatina è già iniziata.
 
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