Rieti, successo di pubblico oltre le aspettative per il Festival della Piana del Cavaliere

Rieti, successo di pubblico oltre le aspettative per il Festival della Piana del Cavaliere
di Samuele Annibaldi
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Lunedì 31 Agosto 2020, 13:11

RIETI - Un successo di pubblico inaspettato quello che ogni evento del Festival della Piana del Cavaliere andato in scena a Configni, ha fatto registrare nella sua IV edizione, nonostante le restrizioni dovute all’attuazione delle normative anti-Covid.

L’atto coraggioso di realizzare la manifestazione è stato in primis del presidente dell’associazione  Stefano Calamani e della direttrice artistica Anna Leonardi e poi del pubblico che ha accolto con grande entusiasmo tutti gli eventi in programma.

Un mese di spettacoli

Il festival si era aperto ad inizio mese con la prima masterclass di alto perfezionamento musicale di corno tenuta dal maestro Gabriele Falcioni seguendo con quella di clarinetto con il maestro Simone Nicoletta e violoncello tenuta dal maestro  Ulrike Hofmann.

Dopo i rispettivi concerti finali dei corsi la rassegna artistica è partita con il concerto “Rombo d’oro” degli ottoni dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani diretti dal maestro Simone Maffioletti. A seguire serata dedicata al teatro e alla musica con due appuntamenti: il concerto scenico “Pizz’n’Zip”, con Federica Vecchio, e Eleonora Savini che ha conquistato grandi e piccini e il format Opera Pop’z, della compagnia teatrale Iagulli – Raimondi, dedicato a Beethoven in occasione dei 250 anni dalla nascita.

Nel ponte di Ferragosto protagonisti gli strumenti ad arco con un concerto del gruppo d’archi dell’Orchestra Calamani dedicato a Vivaldi e Respighi e l’esordio al festival del Tau Trio accolto calorosamente da un pubblico curioso e attento alle spiegazioni del programma date dai musicisti dopo ogni brano eseguito. Poi l’evento più atteso, il maestro Hossein Pishkar è tornato a dirigere l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani al completo per la prima volta dopo il lockdown con un concerto dedicato ad Antonín Dvořák, e Johannes Brahms.  

I ringraziamenti dell'organizzazione

«Nonostante il difficile periodo e l’obbligo di riduzione dei posti per l’attuazione delle normative covid 19 – spiegano dall’organizzazione del Festival- il concerto della ripartenza ha registrato il sold out. Ricominciare a fare musica dal vivo con una piazza piena è stata una grande emozione. L’arte è una necessità e c’è bisogno oggi più di ieri di persone che capiscano veramente il significato di fare cultura, musica, arte. La musica deve essere vissuta insieme e dal vivo perché il pubblico è una parte fondamentale e incredibile di cui non si può fare a meno. Ringraziamo il presidente Stefano Calamani e la direttrice artistica Anna Leonardi che hanno reso possibile questa serata e l’intero festival riuscendo, con un atto coraggioso, a realizzarlo anche quest’anno».

La manifestazione si è conclusa con un frizzante concerto dell’orchestra di fiati diretta dal maestro Giovanni Ieie il quale, nell’ultima settimana del festival, ha tenuto due masterclass, laboratorio di insieme per fiati e corso di direzione d’orchestra, con più di 30 allievi.

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