Il ministro Lollobrigida a Fiamignano: «Tutela dell’agricoltura contro lo spopolamento»

Il ministro Lollobrigida a Fiamignano: «Tutela dell’agricoltura contro lo spopolamento»
di Luca Brugnara
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Lunedì 22 Aprile 2024, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 17:12

RIETI - «Garantire e tutelare gli agricoltori per contrastare lo spopolamento, a partire dalle aree interne e di montagna, come il Reatino». Una sala affollata di agricoltori e allevatori del Cicolano e di altre zone della provincia ha preso parte all’incontro con il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a Fiamignano. I nodi della fauna selvatica e dei trasporti, spesso difficoltosi, i temi più sentiti e su cui sono stati chiesti interventi.


I temi
Da anni, le aree interne, e il Reatino non fa eccezione, assistono al fenomeno dello spopolamento. «Ma questo non può essere un destino inevitabile - evidenzia Lollobrigida - si può e si deve invertire la rotta. Come? Tutelando l’agricoltura, garantendo un reddito a chi si occupa dei terreni. Incomprensibile l’idea dell’Europa, che abbiamo contrastato, che l’agricoltore sia quasi nemico dell’ambiente. È l’esatto contrario. Solo i terreni coltivati, i boschi curati evitano lo spopolamento e il dissesto idrogeologico. Per questo, l’agricoltura, oggi, come non era stata negli ultimi anni, è tornata al centro delle politiche, italiane ed europee».


Le priorità

Agricoltori e allevatori reatini hanno evidenziato i problemi provocati ai terreni dalla fauna selvatica, lupi e cinghiali in primis, dall’Amatriciano al Cicolano. «Le specie con poche unità è giusto siano protette - afferma Lollobrigida - ma quelle fuori controllo diventano un pericolo, per le attività e per il rischio incidenti. Dalla prossima settimana, saranno attivi in tutta Italia 177 unità dell’Esercito per gli abbattimenti selettivi e predefiniti: non si tratta di caccia incontrollata, ma di un tema ben definito. Solo tutelando i terreni e quindi le colture e gli allevamenti è possibile garantire quel reddito fondamentale per le famiglie e per restare nei territori».
All’incontro, sui problemi della montagna reatina, organizzato dal Gal, erano presenti numerosi sindaci del Reatino, a partire da Daniele Sinibaldi di Rieti e dal padrone di casa, di Fiamignano, Filippo Lucentini.

Quindi, l’assessore regionale Manuela Rinaldi e il parlamentare reatino Paolo Trancassini. «Oggi sull’agricoltura - osserva Trancassini - c’è un approccio culturale diverso, è tornata ad avere quel ruolo centrale che le è proprio».


Nel territorio
Restando nel Reatino, gli agricoltori hanno ricordato le eccellenze, a partire dall’olio della Sabina alle lenticchie di Rascino e le patate di Leonessa. «Non dimentichiamo che qui - aggiunge Lollobrigida - a inizio ‘900, Nazzareno Strampelli rivoluzionò la coltura del grano e che l’Italia è da sempre sinonimo di qualità. Per questo, la ricetta per tutelare e rilanciare l’agricoltura è quella di garantire le coltivazioni e non di limitarle, come imposto, in passato, da leggi europee, quindi garantire il reddito, in modo che il terreno rimanga alle famiglie e ci sia un ricambio generazionale che troppo spesso viene meno. E poi, con la tecnologia, verranno favoriti collegamenti più veloci».

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