RIETI - «L’abbandono nei vicoli del centro di sacchetti con i pasti prima, i messaggi di ingiurie attaccati al portone di Santa Chiara poi, sono segni di un clima pesante che registriamo in questi giorni intorno alla Mensa e che dopo aver segnalato alle istituzioni vogliamo rappresentare anche alla città che ci sostiene nel nostro impegno a favore degli ultimi». A parlare così è Stefania Marinetti, presidente della Mensa di Santa Chiara, nata 20 anni fa su iniziativa dei Terziari francescani legati a Fonte Colombo e cresciuta grazie al contributo di enti pubblici e privati e associazioni del territorio e al lavoro di centinaia di volontari laici e cattolici.
«I primi ad essere danneggiati dall’abbandono del cibo siamo noi e tutti coloro che ogni giorno rendono possibile mettere insieme un pasto per le persone che bussano alla Mensa, perciò abbiamo intensificato i controlli e razionalizzato la distribuzione – continua Marinetti - Ma questo non deve indurre alla caccia alle streghe o al finto povero.