«Il medico al de Lellis oggi è assente,
per l'esame si rechi al Grifoni di Amatrice»
Doveva fare un'ecografia rettale

«Il medico al de Lellis oggi è assente, per l'esame si rechi al Grifoni di Amatrice» Doveva fare un'ecografia rettale
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Sabato 13 Dicembre 2014, 13:44 - Ultimo aggiornamento: 13:45
RIETI - L’appuntamento è atteso da mesi, ma il medico, quel giorno, non è presente. E, da Rieti, l’unica opportunità per non perdere la prenotazione è andare ad Amatrice, meta distante a una settantina di chilometri, non proprio agevole da scegliere nell’immediato, in quelle condizioni.



Questa volta, il problema della sanità non è derivato dalle liste d’attesa, più o meno lunghe, ma da un inconveniente pratico e da una soluzione proposta, di certo non agevole per il paziente.



«Giovedì mattina scorso sono andato all’ospedale de Lellis - racconta un uomo di Rieti - perché, era il giorno in cui, tramite prenotazione, era stata fissata l’ecografia del retto. Premessa: la richiesta, come altre visite e prestazioni, viene esaudita dopo un’attesa di diversi mesi, ma il nodo è un altro, non il tempo, più o meno lungo, per ottenere la prestazione sanitaria. Si tratta, infatti, di un’analisi che richiede una preparazione complessa, con digiuno, il bere tanta acqua. Insomma, non si tratta di uscire da casa e basta, ma di recarsi all’ospedale dopo aver seguito la procedura prescritta». In sostanza, occorre prevedere almeno un paio di ore per espletare, a casa, quanto richiesto, per poi raggiungere il luogo della visita. Con questo quadro, uno spostamento dell’analisi, anche fosse il giorno successivo, si traduce nel iniziare, daccapo, l’intera procedura e il disagio è inevitabile.



L’ESITO

Ma, raggiungendo la struttura, è arrivata l’amara sorpresa. «Arrivando al de Lellis - prosegue - mi è stato spiegato che, quel giorno, il medico non era disponibile e, per l’ecografia, avrei potuto andare al Grifoni di Amatrice, senza perdere la prenotazione. Il problema, al di là della distanza, è che, appunto, si tratta di un esame che richiede un’adeguata preparazione e, certo, non è agevole spostarsi a una settantina di chilometri, in quelle condizioni». Così, al paziente, non è restato altro che rinunciare all’analisi, pur prenotata e attesa da mesi.



LA RICHIESTA

L’uomo, nel pomeriggio stesso, ha poi cercato di contattare la direzione sanitaria della Asl reatina, per raccontare quanto è avvenuto. «Cosa che sono riuscito a fare dopo poche ore - aggiunge l’interessato. - Il problema, per quanto mi riguarda, non è tanto il singolo problema, quanto mettere a conoscenza i responsabili di quanto è avvenuto e, in generale, degli eventuali disagi che possono avvenire».
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