Dopo la terza prova, qualche giorno tutto per i docenti per le correzioni, poi usciranno i risultati totali delle prove scritte (espressi in 45esimi). Risultati che introdurranno all'orale. Il massimo a cui un maturando può aspirare è cento e lode, un lusso per pochi e chi ha mantenuto una media alta durante tutti e cinque gli anni e che può valere sconti sulle tasse universitarie del primo anno. All'orale - al via, di massima, tra una settimana, ma in alcune scuole non è escluso si inizi prima, il calendario è a discrezione della commissione - lo studente si presenta con una tesina o una mappa concettuale, che ruota attorno a un tema principale. A questo vi si collegano temi più o meno affini di tutte le materie affrontate nell'ultimo anno e, in generale, nel percorso scolastico. Uno spunto per iniziare a parlare con i professori, i quali a loro volta poi potranno spaziare su tutto il programma con domande, piccoli esercizi o quesiti per testare il ragionamento del maturando. Non è esclusa anche una «correzione» degli scritti, per analizzare insieme gli errori delle prime tre prove e valutare se lo studente è consapevole di eventuali sbagli commessi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA