Fara Sabina, acqua: famiglie
servite solo da un tubo volante

Acqua
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 11 Aprile 2017, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 12:59
RIETI - Un tubo volante che per circa 300 metri o poco più affiora sull'erba e attraversa un terreno privato per allacciarsi al nuovo acquedotto. Siamo nei pressi di Canneto, via dell'Olivone, località nota ai più come Piani di San Giovanni e quella che doveva essere una soluzione provvisoria è diventato, dal 2012, l'unico sistema di approvvigionamento idrico per nove famiglie della zona, tra le quali c'è quella dell'ex segretario dei Comunisti italiani, Fabio Bisonni. La misura dei cittadini è colma. Dopo cinque anni di attesa, e di solleciti verbali ad amministratori e uffici comunali hanno deciso di dare mandato ad un legale per fare causa all'Ente. «Trovandosi fuori terra spiegano alcuni utenti il tubo è sottoposto a tutti i cambiamenti climatici. Ne consegue che in inverno l'acqua si gela e d'estate esce bollente. Ma quello che è più grave è che questi sbalzi di temperatura comportano un aumento esponenziale di detriti che intasano rubinetti e filtri delle caldaie. Oltre ad una manutenzione costante siamo costretti a chiamare ogni due mesi l'idraulico per evitare la rottura degli impianti, spendendo soldi e tempo. Per non parlare di tutte le volte che il tubo, trovandosi in superficie, all'interno di un terreno che viene lavorato con mezzi agricoli, è stato tranciato, lasciandoci completamente senza acqua. Così non si può andare avanti».
I cittadini sono esausti, non riuscendo a ottenere nessun riscontro dall'Ente, dove le comunicazioni con l'esterno in questo settore si sono letteralmente interrotte da quando l'assessorato ai Lavori pubblici è passato da Giacomo Corradini a Tony La Torre. Da qui la decisione di dare mandato ad un legale, sperando di riuscire finalmente ad essere ascoltati.
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