Una folla di centinaia di persone che la chiesa di Santa Barbara in Agro, a Chiesa Nuova, non è ovviamente riuscita a contenere, e la commozione per una tragedia improvvisa e dilaniante. Gianni e Sara Donati, padre e figlia morti nello schianto dell'ultraleggero precipitato venerdì scorso, nel primo pomeriggio di oggi sono stati salutati da tutti, alle esequie celebrate da don Fabrizio Borrello, parroco di Regina Pacis.
Presenti i familiari (su tutti la moglie di Gianni, Federica, e altri due figli, fratelli di Sara), gli amici di una vita - durata troppo poco, per il 47enne imprenditore e la figlia quindicenne appassionata di sport - i tanti dipendenti dell'azienda agroalimentare Valle Santa gestita da Gianni Donati e i piloti dell'Aero Club Rieti, dove Donati aveva conseguito la licenza di volo e quella per la guida da diporto sportivo, che gli consentiva la guida dell'ultraleggero coinvolto nell'incidente.
C'erano i compagni di scuola di Sara, quelli dell'Atletica Studentesca Andrea Milardi e del Kuden Goshin Ryu, la società sportiva di Ju-Jitsu che Sara, insieme ad una promettente carriera nel mezzofondo, praticava con dedizione e sacrificio da sette anni, studentessa al secondo anno dell'Itc Luigi Di Savoia e in attesa, in questi giorni, degli esami per il passaggio alla cintura verde, della quale ne sarà ugualmente donata una a suo nome. Poi, l'ultimo viaggio di Gianni e Sara fino al cimitero di Poggio Fidoni, stretti nell'abbraccio che ha saldato per sempre l'amore tra padre e figlia.
Molti persone sono rimaste fuori dalla chiesa. Dopo la messa in chiesa, la cerimonia è proseguita al cimitero di Poggio Fidoni, dove padre e figlia, 47 ani lui e 15 lei, riposeranno.
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