C’è il Vescovo Domenico Pompili con alcuni sacerdoti, il coro Aurora Salutis, i volontari Unitalsi, le sorelle della Fraterna Domus di Sacrofano, i membri del Comitato San Domenico e tanta gente comune. Bertone ha recitato il rosario. Domani non potrà esserci ai funerali, in programma alle 15 a San Domenico. Sarà a Lourdes, il Cardinale, davanti quella grotta dove 50 anni fa, il giovane Luigi fu ordinato sacerdote e lì lo ricorderà nella preghiera.
Un uomo attento alle necessità di tutti – continua Bertone - pieno di amore al Signore Gesù, molto devoto della Beata Colomba e della Madonna sotto il cui manto ha camminato tutta la vita. Innamorato di Rieti, annunciava il Vangelo con una parola convincente e con la sua vita. Io credo – ha aggiunto il Cardinale - che il Signore, la Madonna e don Francesco Bisinella, il sacerdote la cui opera lui ha seguito, l’abbiano accolto con le braccia aperte».
«Per noi – racconta Maria Teresa, sorella della Fraterna Domus di Sacrofano - don Luigi è stato il co-fondatore, da sempre ha seguito la nostra opera, è stato un appoggio un sostegno, un consigliere. Negli ultimi anni aveva preso in mano la nostra opera portandola avanti con grande serenità e tanto amore. E’ stato un esempio di fedeltà alla Chiesa nonostante le tribolazioni fisiche e morali».
Il coro Aurora Salutis ha voluto salutarlo con la musica che don Luigi amava, con l’ “Ave di Lourdes”, ma anche con l’“Inno al Creatore” di Beethoven. Lui – ha detto il maestro Barbara Fornara presentando il testo – ci teneva che questa canzone fosse cantata nel momento della sua partenza verso il cielo, un momento da vivere con gioia, perché avrebbe rivisto nella fede chi dall'alto gli sorrideva sempre».
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