IL MONITO DI BIGLIOCCHI
«Le cose sono cambiate e tanto, sarà il caso di metterselo in testa», dice Paolo Bigliocchi. Il Comune è in pre-dissesto finanziario, controllato a vista dalla Corte dei Conti, costretto a un piano di rientro così serrato che quest’anno il preventivo 2014 deve fruttare un avanzo di amministrazione di 2 milioni e mezzo. Non basterà non fare più debiti e neppure chiudere in pareggio, ma bisognerà trovare 2 milioni e mezzo di euro per iniziare a rimettere il maxi debito dell’ente.
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Tagliate linee telefoniche, fax, stampanti o parte del parco auto in vendita, in odore di esternalizzazione asili, casa di riposo, teatro, mattatoio. Sugli impianti sportivi il bando è aperto, offerte sono già pervenute anche se non per tutti. E poi il capitolo tassazione, con l’avvento della Iuc: «Per noi le entrate fiscali restano le stesse del 2013 ma le modalità cambieranno», dice Bigliocchi. Insomma, comunque vada sarà un massacro: la maggioranza sosterrà la prova?
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