La Biancòla inserita nelle varietà a rischio erosione genetica dall'Arsial: i vantaggi per i coltivatori

"La Biancola. Sulle tracce di un grano autoctono", Adriani, 2014.
di Lorenzo Quirini
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 14:31

RIETI - Anche la Biancòla, varietà di frumento tenero tipica di Rascino, viene inserita nella lista delle risorse genetiche autoctone a rischio di erosione genetica stilata dall’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio). Un traguardo importante per gli addetti ai lavori e per gli agricoltori, che ora hanno la possibilità di sfruttare i vantaggi concessi a chi coltiva varietà iscritte al Registro Volontario Regionale: c’è ora la possibilità di aderire (entro il 31 dicembre) alla Rete di Conservazione e Sicurezza, gestita e coordinata da Arsial e sul cui sito sono disponibili tutti i dettagli e i vantaggi. Con questo, l’occasione di beneficiare dei sussidi compresi nell’intervento Sra 15 “Agricoltori custodi dell’agrobiodiversità” del complemento dello sviluppo rurale del Lazio per il periodo 2023-27, che prevede anche l’erogazione di aiuti per chi coltiva in azienda risorse genetiche vegetali a rischio di erosione genetica, come appunto la Biancòla e la Lenticchia di Rascino, che dal 2010 compare nel registro.

Un risultato che arriva dopo anni di impegno da parte del Comune e della Pro Loco di Fiamignano, da sempre attenta a valorizzare le peculiarità del Cicolano: basti ricordare il libro scritto nel 2014 dedicato proprio alla Biancòla, tra le numerose pubblicazioni scientifiche patrocinate dell’associazione. «Questo, come quello ottenuto anni fa con la Lenticchia di Rascino, è un risultato molto importante che si concretizza dopo anni di attività e che si sostanzia nel lavoro a bassissimo reddito degli agricoltori, che puntano alla qualità e alla conservazione in situ della varietà locale» commentano dalla Pro Loco, felici per il traguardo raggiunto.

Impegno che si è ribadito anche nell’incontro presso il Comune di Fiamignano lo scorso venerdì, a cui hanno preso parte i tecnici Arsial, il vice sindaco Ferdinando Calderini, il presidente della Pro Loco Bruno Creazzo e diversi agricoltori locali, che hanno ricevuto indicazioni e chiarimenti sulla Biancòla, sulla modulistica e i requisiti per beneficiare dei sussidi Arsial.

Un passo importante per conservare un grano antico e geneticamente peculiare come la Biancòla, parte della storia e dell’agricoltura di tutto il nostro territorio.  

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