«Il mondo del volontariato si è fatto ancora una volta portavoce delle istanze dei più deboli – hanno commentato Paola Mariangeli e Maria Serena Mercantini dalla Casa del Volontariato – Devono essere però le istituzioni, insieme al mondo economico e delle imprese, a raccogliere queste istanze. I discorsi tenuti in occasione della Marcia dal sindaco e dal vescovo, hanno offerto input importanti alle nuove generazioni, siamo sulla strada giusta».
Ancora una volta gli amministratori sono stati sollecitati a passare dalle parole ai fatti. Mariano Gatti aveva nei giorni scorsi lanciato un appello: la sua paura è che si predichi nel deserto e che si resti ancora per chissà quanto, in attesa di un reale abbattimento delle barriere. La manifestazione è servita come spunto di riflessione per accendere i riflettori sulle tante difficoltà che ci sono nell’ottenere un mondo alla portata di tutti. La speranza degli organizzatori è che il prossimo anno le realtà imprenditoriali, le associazioni di categoria, le istituzioni tutte, prendano impegni seri, che portino a vivere davvero in una città pienamente accessibile a ciascuno.
Questa quarta edizione è stata ricca di eventi che hanno parlato al cuore di studenti, futuri costruttori del mondo, operatori sociali e sanitari, genitori e familiari di persone con disabilità, amministratori, cittadini tutti. Nella mente di chi ha partecipato resteranno le parole dei genitori, felici di aver preso parte all’incontro su sessualità e disabilità, tematica scottante, che resta spesso nell’ombra. Resterà anche il coraggio e la fede del motociclista con la gamba d’acciaio Emiliano Malagoli, o la forza di Clara Podda, campionessa paralimpica, la partecipazione degli studenti che hanno provato il basket in carrozzina o i sorrisi dei bambini, protagonisti dei vari laboratori promossi dalle tante associazioni coinvolte.
Resteranno però, purtroppo, anche tutte le auto parcheggiate impropriamente sulle strisce gialle, o quelle ingombranti ferme davanti le rampe d’accesso. La speranza è che i fischietti dei vigili non debbano più richiamare all’ordine, nel giorno in cui, finalmente, il rispetto avrà avuto la meglio sull’inciviltà.
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