Ripescato in tabellone da lucky loser dopo il forfait del collega Gianluigi Quinzi, Balzerani non si è perso d’animo nemmeno quando Kuzmanov ha fatto suo il primo set a 6-2, sfoderando da quel momento una compostezza fisica e mentale che l’ha fatto tirare dritto fino al 6-2 6-3 degli ultimi due set, chiudendo la pratica bulgara.
IL TENTATIVO CONTRO ROBREDO
Dopo le fatiche agli Internazionali di Roma e l’esame Kuzmanov, sotto l’opprimente cappa di 36 gradi registrati a Milano - fra le sei città a bollino rosso di giovedì - ai quarti Balzerani si è ritrovato però a fronteggiare l’iberico Tommy Robredo, 37 anni, l’attuale numero 174 del ranking Atp, ex numero 5 al mondo e sesta testa di serie del torneo, reduce dal successo nel Challenger di Parma della scorsa domenica e che l’Aspria Cup se l’era già portata a casa nel 2012.
Balzerani ci va giù convinto contro lo spagnolo e il primo game quasi non termina più, a furia di break ball: soltanto sull’1-4 del primo set a favore di Robredo, il reatino prova di nuovo a smuoverlo portandolo ad allungare il gioco ma al 2-5 Robredo chiude l’ultimo game a suo favore. Il secondo set è più breve ma più concentrato: Balzerani riesce a pareggiare 1-1, poi recupera Robredo sul 2-3 e sul 3-4, ma in un’ora e venticinque lo spagnolo cancella la chance di Balzerani, che però a Milano è stata la ventata d’aria fresca nella cocente débâcle azzurra.
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