Rieti, autoscuola Amica verso il traguardo del mezzo secolo

Umberto Fusacchia di Autoscuola Amica
di Luigi Ricci
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Sabato 1 Aprile 2023, 00:10

RIETI - A un passo dal cinquantenario, l’Autoscuola Amica, come fa intendere la denominazione, è una presenza rassicurante, si può dire per tutti i reatini, non solo perché è inevitabile imbattersi nella sua storica sede in via Cintia, sotto l’arco del Vescovado, ma anche per la proverbiale cortesia del suo titolare: Umberto Fusacchia, simpatico personaggio che da una vita si divide tra l’insegnamento della guida e impegno nello sport.

La poesia. «Con Umberto l’istruttore è più facile il motore/ i segnali di divieto sono poi uno spasso lieto...”: inizia così una simpatica poesia, nell’autoscuola, scritta anni fa da una ex allieva, a testimoniare che quel nome “amichevole” non è solo di facciata ma ne rispecchia l’autentica caratteristica.

Non a caso il poemetto termina recitando all’indirizzo del titolare: «Col suo serio insegnamento riusciremo nell’intento/ grideremo a squarciagola: viva Umberto e l’autoscuola!». Del resto, spiega l’interessato: «In questo mestiere, oltre a una grande passione, serve competenza perché è una vera responsabilità ciò che insegniamo. E poi occorrono gentilezza e pazienza, in quanto gli allievi non sono tutti uguali e richiedono differenti approcci, sia per assimilare la teoria che nell’istruirli con la pratica». Ed è anche divertimento: «Gli aneddoti non mancano - conferma - come quel signore un po’ anziano e duro di comprendonio che, quando gli chiedemmo che tipo di olio servisse per il motore rispose: “io conòscio solo lu méu, ello dde’ oliva che faccio in campagna. Mo’ te nne porto ‘n par de bottìje e tu me ‘a la patente”. Ovviamente non gli demmo retta: da noi niente trucchi o scorciatoie, ne va della nostra serietà».

La storia. «Ho preso la patente durante il servizio militare - ricorda Fusacchia - e poi sono sempre rimasto legato all’aspetto didattico della guida tanto che poco dopo, nel 1974, acquisii la licenza aprendo l’autoscuola che, inizialmente e a lungo, ha avuto personale solo femminile. Poco dopo abbiamo inaugurato la succursale di Antrodoco, con la quale mi divido giornalmente, e in passato ne abbiamo avute anche nei dintorni, inclusa una a Poggio Bustone». Quindi aggiunge: «Come tanti colleghi, abbiamo insegnato a guidare a generazioni e generazioni. Da noi presero la patente Roberto Brunamonti, Domenico Zampolni e Luciano Vendemini»: tre notissimi pilastri della Amg Sebastiani di metà anni ‘70. A tale proposito, per Fusacchia l’autoscuola rappresenta solo metà della propria esistenza: l’altra è dedicata allo sport, nella sua accezione dilettantistica: «Sono stato presidente della società Alba Villa Reatina dal 1982 al 2002 e da decenni ho ricoperto, e ricopro, vari ruoli a livello federale, prima come delegato provinciale della Figc e ora regionale. Partecipai al folto direttivo di imprenditori locali che l’allora assessore Marzio Leoncini riunì intorno al Rieti Calcio tra fine anni ‘90 e inizio 2000, poi sono stato vicino al presidente Alberto Gianni». Fusacchia è legato all’aspetto promozionale e formativo dello sport e non solo del calcio: «A Rieti non ci sono le condizioni per avere una squadra di vertice oltre la serie D, ed è difficile attrarre investitori da fuori. Ma lavorare allo sport di base e formare giovani dà ugualmente soddisfazioni». A lungo presidente di una squadra femminile di serie C, coinvolto in squadre e manifestazioni ciclistiche, oltre a sponsorizzare squadre di basket sia in campionati minori che all’epoca dei tornei estivi tra fine anni ‘70 e primi ‘80. In pratica: che siano auto o sport, Umberto Fusacchia ha sempre qualcosa da insegnare.

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