RIETI - Stessa auto, stesso supermercato. Torna sulla scena del crimine la banda dell’Audi nera, con un secondo assalto al supermarket Tigre di via Salaria vecchia a Scandriglia dove, lo scorso 13 ottobre, aveva portato via una cassaforte. Questa volta i malviventi non sono riusciti a portare via nulla di valore, ma un bottino magro, in quanto hanno dovuto desistere dal tentativo di caricare l’altra cassaforte, saldamente ancorata e più difficile da distaccare.
I passaggi. Nonostante il veicolo sia noto e segnalato, la banda dell’Audi di colore nero continua a imperversare nel Cicolano come in Sabina, riuscendo a trovare aree o zone dove poter eludere le pattuglie sul territorio, impegnate in servizi di vigilanza e controllo.
Nella nottata, intorno all’una, la banda è tornata al supermarket Tigre di Scandriglia, dove aveva già consumato un furto appena un mese fa.
La ricostruzione. Stesso copione quello avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. Questa volta i soggetti filmati dalle telecamere di videosorveglianza non sarebbero 5, come a ottobre, ma 4 e ora, oltre all’Audi nera, c’era anche un secondo veicolo, probabilmente il mezzo “civetta” che controlla il territorio, anticipando l’arrivo dell’Audi e pronto a segnalare l’eventuale presenza di carabinieri o polizia in strada.
I ladri hanno scardinato e forzato la porta del locale macelleria per accedere. Ma, a parte i danni e un bottino magro, non hanno potuto portare via quanto sperato, non riuscendo a sottrarre la cassaforte blindata e fissata con saldi ancoraggi. Dopo la segnalazione del titolare sono state diramate le ricerche sul territorio, ma dell’Audi nera nessuna traccia. La potenza dell’auto - oltre 400 cavalli motore - modello R6, permette ai malviventi di allontanarsi a folli velocità.
Indagini serrate e massimo riserbo da parte degli investigatori del comando provinciale dei carabinieri, che comunque definiscono i soggetti altamente pericolosi, soprattutto nei momenti della fuga per via delle velocità raggiunte su strada. Nelle scorse settimane il mezzo, per sfuggire a carabinieri e polizia nel corso di un inseguimento, aveva d’impeto speronato e trascinato via una Fiat Panda con a bordo una coppia di anziani che era ferma al casello “Valle del Salto” e che gli impediva di transitare durante le concitate fasi dell’inseguimento da parte delle forze dell’ordine.