LA DIATRIBA
Nel presentare i conti dell’azienda - tornati in pareggio - la dg Figorilli aveva usato toni molto aspri verso i sindacati e più in generale verso una struttura «refrattaria» ad ogni cambiamento: «detrattori a prescindere», abituati alla «critica facile» solo per avere «un po' di visibilità e magari mantenere vecchi privilegi e rendite di posizione».
Dichiarazioni che hanno suscitato lo sconcerto di Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica e Fials Confsal e delle rsu che a loro volta «avvisano» la Figorilli: «Se questo attacco fa parte di una strategia di intimidazione in previsione di prossimi diktat romani annunciati dalla direzione aziendale (attraverso il piano strategico) sappia che sindacati e operatori non si faranno intimidire».
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