Movida rumorosa, ora i residenti raccolgono firme mentre altri si trasferiscono in periferia

Movida rumorosa, ora i residenti raccolgono firme mentre altri si trasferiscono in periferia
di Sabrina Vecchi
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Venerdì 25 Agosto 2023, 00:10

RIETI - Dopo le polemiche dei mesi scorsi, dovute alla movida fuori controllo in centro storico e in particolare in largo Alfani, si alzano nuovamente i toni dei residenti. Stavolta la protesta arriva dagli esasperati cittadini che abitano le zone a ridosso di via Roma, in direzione del fiume Velino. Di prossima costituzione un comitato di cittadini, coesi rispetto a un problema che, a quanto riportano, sta ormai limitando le condizioni del vivere civile. 

Discoteche a cielo aperto in centro. Musica da discoteca sparata ad altissimo volume fino a ben tarda notte dai locali, frequentatori a dir poco molesti e scene raccapriccianti dovute principalmente all’abuso di alcol, in particolare da parte di gruppi di minorenni. Prosegue dunque tra i residenti del Ponte Romano, via della Verdura e zone limitrofe la raccolta firme per la costituzione e la registrazione di un comitato cittadino che ponga un limite o almeno una regolamentazione a musica eccessivamente alta e fuori controllo come orario, bel oltre le 3 di notte e con casse acustiche posizionate direttamente su strada. 

La gente se ne va. Risultano anche casi di trasferimento di domicilio, di gente costretta a prendere farmaci per dormire e di situazioni di malessere ormai diffuse ovunque e segnalate più volte anche alle forze dell’ordine.

I residenti sottolineano che il concetto da far passare non è di stampo censorio, oppure che sottintenda alcuna volontà di chiusura dei locali di intrattenimento.

L'obiettivo. «Nessuno di noi ha intenzione di non far vivere il centro storico, semplicemente non in questo modo che se da un lato fa lavorare alcuni, dall’altro è totalmente inconciliabile con gli equilibri lavorativi di altri». Non episodi singoli registrati nel fine settimana, ma ormai un’abitudine consolidata per cui si chiedono maggiori controlli e regolamentazioni. «Non chiediamo chiusure, chiediamo semplicemente convivenza civile, tolleranza da entrambe le parti». Frastuono e musica assordante che arriva anche in altre zone del centro, rendendo di fatto la vita impossibile soprattutto ai lavoratori turnisti, che non riescono adeguatamente a riposare. 

Ubriachezza molesta. gestione dei titolari sembra aggiungersi inoltre quella degli avventori, principalmente giovani e giovanissimi, che ballano e gridano oltremodo anche per via di comportamenti visibilmente alterati dell’abuso di bevande alcoliche. Incluse gare a chi inserisce più alcol tra i giovani, con conseguenze di degrado del centro facilmente immaginabili. Qualcuno dice che siano gli stessi giovanissimi già protagonisti di scene simili in largo Alfani ad essersi sposati verso il Ponte Romano, con comportamenti della stessa natura e spronati da locali da discoteca “su strada”. Molti minorenni e con usi e costumi del tutto fuori controllo. 

Raccolta firme. Nel frattempo, i cittadini proseguono nella loro raccolta firme perché un comitato possa costituire una voce autorevole e coesa per interloquire con le istituzioni preposte al controllo: «Chi se lo può permettere ha cambiato casa o si è trasferito in una casa di villeggiatura, ma il fatto che i residenti del centro siano tutti abbienti è un luogo comune da sfatare. Noi come i titolari dei locali vogliamo lavorare, e vogliamo farlo con il benedetto e il quieto vivere che spetta a tutti». La speranza mentre si procede alla costituzione di un gruppo compatto di protesta, è che il devastante rumore notturno si interrompa dopo i mesi estivi, anche se sono in molti a non essere così fiduciosi. I residenti attendono poi una decisa presa di posizione sul tema da parte delle istituzioni.

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