Rieti, caos in Comune, giallo Bigliocchi
Il Pd accusa: si risolva il caso Miccadei
Petrangeli: il Pd dica chi vuole in giunta

Rieti, caos in Comune, giallo Bigliocchi Il Pd accusa: si risolva il caso Miccadei Petrangeli: il Pd dica chi vuole in giunta
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Mercoledì 11 Febbraio 2015, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 15:57
RIETI - Giallo sulle dimissioni dell'assessore al Bilancio, Paolo Bigliocchi. In mattinata, si è diffusa la voce delle dimissioni dell'assessore al Bilancio, Paolo Bigliocchi. Poco prima delle 12, una nota del Comune di Rieti così recitava: "La notizia delle dimissioni dell’assessore al Bilancio Paolo Bigliocchi è destituita di fondamento".



Oggi, peraltro, è saltata la prevista seduta del consiglio comunale, con il Pd che ha fatto mancare il numero legale.



LA VERSIONE DI BIGLIOCCHI

Intorno alle 13 è arrivata la versione dell'assessore Paolo Bigliocchi: Il consiglio comunale odierno conteneva all'odg importanti delibere riguardanti il bilnacio dell'Ente ,basti ricordare la transazione Asm ed il riconoscimento di numerosi debiti fuori bilancio.

Delibere quindi del settore da me rappresentato frutto di un lungo lavoro di cui debbo ringraziare gli uffici. La mancanza del numero legale nella seduta odierna del consiglio comunale è sicuramente dovuta a problematiche di tipo politico e non amministrativo e per questo motivo il Movimento civico "Alleanza per Rieti" si riunirà nelle prossime ore per le valutazioni del caso. Non ho rimesso " dimissioni" nelle mani del sindaco Petrangeli se non esternare amarezza e preoccupazione.



L'ATTACCO DELLA MINORANZA

Intorno alle 13 è giunta anche la dura presa di posizione dei gruppi di minoranza, FdI-An, Lista Civica Rieti che Sviluppa, Forza Italia, Ncd, Udc, Grande Sud, Lista Civica Città Nuove.



"Solo alle 9,50 - si egge nella nota - è stato fatto l’appello del consiglio comunale convocato per stamattina alle ore 9,30. Dopo i primi tentativi di prendere tempo nella speranza di mettere insieme i “cocci” necessari per avere il numero legale, le defezioni dell’intero Pd, della Rete dei Cittadini e del Centro democratico erano evidenti così come lo era lo stato di tensione e di nervosismo del gruppo consiliare del Sindaco.



L’opposizione, presente all’appello, non può non stigmatizzare la spaccatura all’interno di una maggioranza che, fin dal suo insediamento, è stata più occupata a ricercare equilibri interni che non a risolvere i problemi della Città.



Troppe le divisioni anche dovute alla mancanza di una soluzione al problema Miccadei che continua a costringere l’amministrazione a proporre soluzioni che sono peggiori del buco creato dall’arroganza, dalla presunzione e dall’incapacità amministrativa che ha caratterizzato l’intera vicenda.



La teoria Giuli riportata stamattina da “Il Messaggero”, di far dimettere il presidente della commissione Bilancio solo nel momento in cui la moglie metterà piede in Comune sancisce per l’ennesima volta il “patto scellerato” tra un consigliere di maggioranza e la giunta Petrangeli.



Quello che si configura come un vero e proprio “voto di scambio”, su cui ci auguriamo che la magistratura indaghi, unitamente alla richiesta del Pd finora inevasa di imprimere una svolta all’azione amministrativa nominando due assessori nei settori chiavi dell’Urbanistica e della Cultura, hanno creato un corto circuito da cui per il sindaco sarà difficile uscirne. Oggi si è toccato con mano quello che la minoranza ha sempre denunciato e riteniamo che la soluzione più dignitosa per il sindaco sia quella di rassegnare le dimissioni nell’interesse della Città, liberandola da un’ occupazione abusiva.



LA POSIZIONE DEL SINDACO

Nel primo pomeriggio è giunta la presa di posizione del sidnaco. Una sorta di ultimatum ai suoi cari amici-nemici di maggioranza.

“Sono amareggiato - scrive il sidnaco - dall'atteggiamento di chi ha voluto far mancare il numero legale non permettendo al consiglio comunale di discutere importanti questioni all'ordine del giorno come la storica transazione con Asm o i debiti fuori bilancio o altri regolamenti preziosi per il funzionamento dell'Ente.



Per questo motivo, al fine di evitare equivoci e le consuete strumentalizzazioni, faccio appello al senso di responsabilità di tutti e ritengo utile comunicare il mio pensiero ai cittadini, dei quali dovremmo occuparci e non dei nostri destini personali.



Il lavoro fatto in questa metà mandato è stato straordinario anche grazie al contributo di alcuni assessori che, per ragioni che esulano dalla politica, hanno dovuto rassegnare le dimissioni. Per portare a termine il mandato nel miglior modo possibile, continuando nell'attuazione del programma ritengo necessario rafforzare la compagine esecutiva con esponenti espressione diretta delle forze politiche.



A tal proposito, se l'assenza dei consiglieri del Pd per caso fosse riconducibile ai futuri assetti di giunta, colgo l'occasione per rinnovare al Pd l'invito a indicarmi una rosa di disponibilità di uomini e donne capaci e competenti tra i quali scegliere, in trasparenza, per rafforzare così l'esecutivo e garantire una rappresentanza ulteriore ad una forza politica principale, ma non unica, della coalizione.”



RIUNIONE DI MAGGIORANZA

Nel tardo pomeriggio, sembra alle 18 e 30 presso la sede del Partito socialista di Rieti, si dovrebbe tenere una riunione di maggioranza. Il condizionale è d'obbligo, alla luce dell'intervento del sindaco Simone Petrangeli.



LA PRESA DI POSIZIONE DEL PD

Si farà o no la riunione di maggioranza nella sede del Psi reatino? Di certo, a stretto giro di posta, dopo la presa di posizione del sindaco Simone Petrangeli, è giunta la nota del gruppo consiliare del Pd che motiva la decisione di far mancare questa mattina il numero legale in aula



"In riferimento al mancato svolgimento del consiglio comunale previsto per oggi - si legge ion una nota stampa - il gruppo consiliare del Partito democratico sottolinea come avesse da tempo segnalato la necessità di giungere ad una soluzione chiara ed inequivocabile della questione che vede coinvolto il consigliere Miccadei: solo un suo passo indietro dalla presidenza della commissione Bilancio renderebbe infatti possibile il superamento di una situazione che presenta evidenti profili di inopportunità politica.



Verificata la totale indisponibilità dell’interessato a prendere in considerazioni ipotesi simili, e reputando ipotesi alternative (alcune delle quali pubblicate sui giornali)assolutamente non praticabili, il gruppo Pd ha ritenuto non ci fossero le condizioni per la sua presenza in consiglio comunale. Di qui la scelta di non partecipare all’assemblea.



Crediamo che determinate problematiche ed i diversi nodi debbano e possano essere risolti, per tornare a dare forza ed incisività all’azione amministrativa".



SEGUIRANNO ALTRI AGGIORNAMENTI
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