Comunali a Fara: ultimo appello di Italia Viva all'unità del centrosinistra, la carta per riuscirci si chiama Enrico Martinoli

Comunali a Fara: ultimo appello di Italia Viva all'unità del centrosinistra, la carta per riuscirci si chiama Enrico Martinoli
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Lunedì 17 Agosto 2020, 01:57 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 20:43

RIETI - A meno di una settimana dalla presentazione delle liste con le candidature a sindaco e consigliere, irrompe sulla scena politica di Fara Sabina l’ultimatum di Italia Viva. «L’ultima chiamata al centrosinistra», la definiscono i coordinatori provinciali del partito, Susanna Barina e Franco Gilardi. Un appello all’unità del centrosinistra per «vincere le prossime elezioni e riappropriarci della guida e del ruolo di governo che il centrosinistra ha sempre avuto a Fara fino a 9 anni fa. O si va uniti e si vince – dicono Gilardi e la Barina - oppure si perde e si riconsegna nuovamente Fara alle destre».

L’appello è accompagnato a un invito esplicito a Vincenzo Mazzeo e a Daniela Simonetti a fare un passo indietro. «I tempi sono stretti - spiegano Franco Gilardi e Susanna Barina - ma ci sono. Abbiamo atteso fino alla fine aspettando invano che qualcuno facesse un passo indietro per l’unità, la sola possibilità che c’è per vincere le elezioni. Ciò non è avvenuto e allora siamo noi che proponiamo l’unità con un candidato super partes che non è un politico ma persona di un altissimo profilo tecnico e amministrativo, il professor Enrico Martinoli, 64enne, stimatissimo professionista, già docente universitario nella facoltà di Agraria della Tuscia, esperienze amministrative presso il Crea operando con ben 4 ministri, collaboratore di diversi centri di ricerca e che a Fara tutti conoscono e sul quale si espresso unanime il direttivo provinciale del partito. Intorno, al suo nome, che lo stesso Martinoli per amore del suo paese e grande senso di responsabilità ha messo a disposizione, le tante anime del centrosinistra che costituiscono una ricchezza nel panorama politico farense, trovino subito una sintesi e si avvii una campagna elettorale su programmi e contenuti unitari per risollevare una cittadina che la politica del centrodestra ha riconsegnato dopo 9 anni di governo con 9 milioni di debiti, minando il futuro delle giovani generazioni. I valori delle destre e quella cultura non ci appartengono e la nostra battaglia sarà politica e sui contenuti veri ma solo a una condizione: l’unità, senza se e senza ma». 

Se ciò non si dovesse materializzare? «Se questo non dovesse accadere - concludono la Barina e Gilardi- non andremo certo a proporre un’inutile ulteriore lista, siamo consapevoli che l’esito delle elezioni virerebbe a destra e non saremo certo complici dell’ennesima disfatta di un centrosinistra che solo 9 anni fa governava a pieno titolo Fara».

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