Un intervento che, di fatto, gli ha salvato la vita. Durante il complesso e rischiosissimo intervento chirurgico, i sanitari del de Lellis hanno prima individuato le lesioni della arteria carotide e della vena giugulare e dominata l’emorragia. Quindi, con un minuzioso lavoro di ricostruzione vascolare si è ripristinata la normale fisiologia delle vene. L’equipe chirurgica del professor Ruggeri è passata poi, con l’ausilio di un microscopio elettronico, alla ricerca di eventuali danni neurologici.
Il paziente, curato per due giorni nel reparto di rianimazione in sedazione e con respirazione assistita, è poi stato trasferito nel reparto di chirurgia vascolare per una normale conclusione della sua degenza. La tempestività del soccorso e la vasta esperienza chirurgica ed anestesiologica acquisita in questi anni nella chirurgia carotidea, hanno portato al risultato di salvare il giovane che, fuori pericolo di vita, è finalmente tornato a casa.
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