Parole sante (sic!). «Questa iniziativa è il miglior prologo di quello che lanceremo tra dicembre e gennaio, la Valle del primo presepe dice il vescovo Pompili (foto sopra) - per ritrovare noi per primi il senso del francescanesimo nei nostri territori. Un impegno che non si limita a fare memoria di quello che siamo stati ma che ci proietta avanti nel futuro».
LA RICHIESTA DEL SINDACO
Il sindaco Antonio Cicchetti, al suo debutto in sala consiliare, approfitta della presenza del vescovo per chiedere un primo atto di «apertura» della città al mondo, l'apertura delle chiese, magari a cominciare da quella di San Francesco. «Un vero gioiello dice il sindaco e magari si potesse demolire l'orrenda palestra del vicino liceo per darle un affaccio direttamente sul fiume». Per San Francesco il vescovo ha altri programmi, non meno di «rottura»: «Da ottobre la chiesa sarà affidata alla custodia di tre padri francescani, un conventuale, un frate minore e un cappuccino». Quello che la storia ha diviso, il presente potrebbe riunire, in una «comunità obbedenziale» che rappresenta un esperimento unico nel suo genere, una sorta di ecumenismo in salsa francescana, che troverà a Rieti la sua sintesi. Quando si dice il potenziale enorme e gli occhi buoni per vedere il grande che c'è anche tra noi.
Poi ci sono gli eventi estivi nei borghi, anche di carattere sportivo come quello organizzato con bikers e runner dalla H4F Sport di Rieti che già l'anno scorso portarono oltre 200 persone in mountain bike sul Cammino di Francesco e delle continue proposte del Cai, per seguire le tappe del Cammino di borgo in borgo. Tra le iniziative itineranti il mercato degli artigiani medievali promosso dalla Compagnia delle Misericordie e, già in questo fine settimana, le notti a colori di Poggio Bustone col festival delle Bande, il trekking urbano in centro stamattina a Rieti, la tappa da Greccio a Colli sul Velino proposta per domani.
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